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Confondi destra e sinistra? Perché ti succede e come evitarlo

Attraverso il test “ufficiale” per misurare la propria capacità di discriminare la destra dalla sinistra, il BLRDT, ricercatori dell’Irlanda del Nord hanno determinato che il livello di distraazione gioca un ruolo fondamentale nel prendere la giusta decisione.
A cura di Andrea Centini
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Confondere le direzioni destra e sinistra è un fenomeno piuttosto diffuso e la distrazione gioca un ruolo fondamentale nel prendere la decisione giusta o sbagliata. Lo ha determinato un team di ricerca dell'Università della Regina di Belfast, Irlanda del Nord, che ha valutato gli effetti di varie tipologie di disturbo – cognitivo, auditivo e combinato – su tale processo decisionale, che in realtà è molto più ‘delicato' di quel che si possa immaginare. Si tratta infatti di un complesso processo neuropsicologico legato all'integrazione tra informazioni sensoriali e visive, che coinvolge anche la memoria e le funzioni linguistiche.

I ricercatori, coordinati dal professor Gerard Gormley, hanno inoltre contestualizzato la ricerca nell'ambito sanitario, dove un'errata scelta tra la destra e la sinistra può fare la differenza tra la vita e la morte del paziente. Del resto, tra i più gravi errori medici registrati vi sono proprio quelli legati a una scelta sbagliata dell'arto da operare o addirittura dell'organo da rimuovere, come ad esempio un rene. I medici possono essere indotti all'errore dal semplice fatto che il lato sinistro del paziente si trovi sul loro lato destro, e in un contesto in cui ci sono monitor da seguire, cartelle cliniche da leggere, domande continue di colleghi e parenti cui rispondere, il livello di distrazione può salire sensibilmente. Non è un caso che durante le manovre critiche i piloti di linea siano obbligati a non conversare del più e del meno, proprio per non avere alcuna distrazione e mantenere la massima concentrazione.

Il team di Gormley ha coinvolto nell'indagine 234 studenti di medicina, ai quali è stato sottoposto il test “ufficiale” per la discriminazione di destra e sinistra (il BLRDT, Bergen Left–Right Discrimination Test) mentre venivano “disturbati” in vario modo. Dai rumori tipici di un ospedale sino a vere e proprie domande apparse nel bel mezzo del test, con la chiara intenzione di influenzare il processo cognitivo. Dall'analisi dati è emerso che la distrazione cognitiva aveva un impatto superiore di quella uditiva sulla discriminazione, tuttavia anche il semplice rumore di fondo era in grado di far sbagliare la destra con la sinistra a chi si considerava “bravo” nella scelta. I dettagli dello studio, pubblicati sulla rivista scientifica Medical Education, seguono quelli emersi da un'altra indagine simile, nella quale è stato determinato che le donne hanno maggiore difficoltà degli uomini in questa discriminante, e che i risultati peggiorano con l'avanzare dell'età. I ricercatori suggeriscono di effettuare una serie di test psicometrici per misurare la propria capacità di discriminazione e di minimizzare le distrazioni in ambiti delicati come quello sanitario.

[Credit: geralt]

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