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Condannate a morte: le vaquita si estingueranno nel 2018. Il salvataggio finisce in tragedia

La missione per salvare le ultime 30 vaquita è fallita: la morte di una femmina catturata e condotta in un ‘santuario’ ha spinto gli scienziati a chiudere il progetto. La specie è condannata all’estinzione nel 2018, se non si riuscirà a trovare una soluzione alternativa.
A cura di Andrea Centini
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L'estremo tentativo per provare a salvare la vaquita dall'estinzione è fallito: un esemplare catturato e condotto in un ‘santuario' è infatti deceduto, decretando la fine della missione e probabilmente delle ultime speranze per questi magnifici cetacei. La terribile storia delle vaquita l'avevamo raccontata all'inizio dell'anno, in occasione del rilascio dei numeri drammatici da parte del WWF e del CIRVA (International Committee for the Recovery of the Vaquita), una ‘costola' dell'IUCN istituita esclusivamente per proteggere questa piccola focena del Golfo della California. In natura sopravvivono infatti soltanto 30 esemplari, e la colpa è tutta nostra. Le vaquita finiscono uccise nelle reti da pesca piazzate illegalmente per catturare i totoaba, pesci la cui vescica natatoria viene venduta a migliaia di dollari sul mercato asiatico. Basti pensare che nel 1950 si contavano migliaia di vaquita.

All'inizio del 2017 il governo messicano ha riunito un team internazionale di biologi marini e ha fondato un progetto chiamato VaquitaCPR, con lo scopo di mettere a punto un estremo tentativo di salvataggio. L'idea, considerata estremamente rischiosa ma necessaria, era quella di catturare tutte e 30 le vaquita rimaste e condurle in santuari galleggianti e protetti. Non per sempre, naturalmente, ma solo per un periodo di tempo limitato, quello necessario ai funzionari governativi per bonificare completamente il Golfo della California dalle reti e dalle trappole abbandonate dai pescatori per catturare i totoaba.

Il progetto ha preso il via il mese scorso, ma sin dall'inizio sono emersi gravi problemi di adattamento degli animali. Il primo esemplare condotto nel santuario, un giovane maschio, ha mostrato livelli di stress così elevati che i veterinari sono stati costretti a liberarlo. Poco dopo è stata condotta nella stessa struttura una femmina adulta, non incinta o in fase di allattamento, ma anch'essa ha mostrato immediatamente malessere. I veterinari, presenti 24 ore su 24 nella struttura, hanno fatto il possibile per curarla e farla adattare, ma quando hanno deciso di liberare anche lei era troppo tardi: la vaquita è così spirata.

Il suo drammatico decesso ha decretato la fine dell'estrema missione di salvataggio, e con essa buona parte delle speranze degli scienziati di salvare la specie dall'estinzione, che resta prevista per il 2018. I membri del VaquitaCPR comunque non disperano, e sono già riuniti attorno a un tavolo per cercare una nuova e più efficace soluzione.

[Credit: VaquitaCPR]

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