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Con l’arrivo del caldo ti senti stanco? Ecco il motivo (e come riprenderti)

Ondate di calore, accompagnate da alti tassi di umidità, possono farci sentire particolarmente stanchi e poco reattivi agli stimoli. Come difendersi e soprattutto cosa fare per mantenersi attivi e combattere la spossatezza estiva.
A cura di Valeria Aiello
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Con l’arrivo dell’estate e, in particolare, con l’ascesa delle temperature, sarà probabilmente capitato a tutti di avvertire un profondo senso di stanchezza ed essere poco reattivi agli stimoli. Questa sensazione di affaticamento, chiamata anche spossatezza, può essere dovuta a diversi fattori ma, in caso di ondate di calore, specie se accompagnate da alti tassi di umidità, è quasi sempre riconducibile a cause ambientali. Di per sé, quando episodica, questa condizione non è preoccupante, anche se alcune volte si possono incontrare serie difficoltà ad affrontare la giornata e a portare a termine i propri impegni quotidiani.

Perché caldo e afa sono nemici delle energie?

Il nostro organismo, per funzionare in modo ottimale, mantiene una temperatura corporea “normale” che, con una certa variabilità individuale e a seconda degli orari della giornata, fluttua intorno ai 36,8 °C. Quando però ci sono variazioni al di sopra o al di sotto di questo range, l’organismo fa in modo di riportare la temperatura corporea a valori normali, esercitando una vera e propria termoregolazione.

Perciò, quando serve disperdere il calore in eccesso, ad esempio in presenza di caldo ed afa, il nostro corpo utilizza diverse strategie, come la sudorazione, che di fatto abbassa la temperatura corporea, ma anche la vasodilatazione, che permette di rilasciare più facilmente il calore e, d’altra parte, può spesso comportare una riduzione della pressione arteriosa che ci fa sentire particolarmente stanchi e poco reattivi agli stimoli. A questo si aggiunge anche la perdita di acqua e sali minerali, come potassio e magnesio, associata alla sudorazione, che può determinare stanchezza muscolare e difficoltà a concentrarsi.

Cosa fare per combattere la spossatezza

Per evitare gli effetti negativi associati a caldo e afa, è innanzitutto importante garantire all’organismo il giusto apporto di acqua e sali minerali: è quindi fondamentale bere più volte al giorno, anche se si ha poca sete, una raccomandazione valida per tutti e particolarmente importante per chi rischia maggiormente la disidratazione, come i bambini più piccoli, le persone sopra i 65 anni di età, per chi pratica un’attività sportiva o un’attività lavorativa intensa e fisicamente impegnativa. Un aiuto aggiuntivo può arrivare anche dagli integratori di potassio, magnesio e vitamine, che possono essere un efficace supporto nel ridurre la sensazione di affaticamento.

Chiaramente, anche seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata, scegliendo cibi nutrienti ma leggeri, freschi e ricchi di liquidi, sali minerali e vitamine, aiuta a mantenere l’equilibrio idrosalino e evitare sforzi metabolici aggiuntivi. È dunque consigliabile privilegiare alimenti come frutta e verdura, ma anche pesce e legumi che sono una importante fonte di proteine, ferro, potassio e fosforo. Gli esperti consigliano di consumare quantità moderate di uova, carni e formaggi, e di prediligere invece i cereali, preferibilmente “umidi” (come ad esempio le insalate di riso, orzo, pasta, cous cous) e integrali.

Ultimi, da non per importanza, i consigli di carattere generale circa le ore più calde della giornata: dunque, se possibile, evitare di uscire nelle ore centrali del giorno e limitare l’esposizione diretta al sole. Scegliere abiti freschi, di colore chiaro, possibilmente in tessuti naturali, come lino e cotone, e indossare scarpe comode e traspiranti. Un altro consiglio utile è quello di lavarsi con acqua tiepida (non fredda e né troppo calda), in modo da alleviare il senso di calore e aiutare il corpo a mantenere la giusta temperatura

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