Con il riscaldamento globale nasceranno più bambine che bambini?
L'innalzamento delle temperature potrebbe portare, oltre ad innumerevoli conseguenze negative per la nostra Terra, a più nascite di bambine e meno di bambini: questo, almeno, è quanto ipotizzano alcuni scienziati sulla base dell'andamento demografico del Giappone degli ultimi decenni, autori di uno studio recentemente pubblicato da Fertility and Sterility. I ricercatori sostengono infatti che le analisi di alcuni dati sembrerebbero suggerire come il cambiamento climatico sarebbe in grado di alterare la proporzione tra il numero di uomini e il numero di donne presenti sul Pianeta.
Un trend recente
Il gruppo guidato dal dottor Misao Fukuda del M&K Health Institute di Ako, in Giappone, ritiene di aver individuato una forte evidenza che supporterebbe la possibilità che la temperatura influisca sul naturale rapporto tra i sessi al momento della nascita (chiamato sex ratio). Per giungere a tali conclusioni ci si è soffermati sui bambini venuti al mondo tra il 1968 ed il 2012 in Giappone, verificando come nel primo anno di riferimento dello studio nascevano 1.07 maschietti per ogni femminuccia; nel 2012 quel valore era sceso all'1.05. Un cambiamento del genere non è stato osservato soltanto nell'area di pertinenza del lavoro ma, prevedibilmente, il dibattito sulle cause del fenomeno è più che mai vivo e lontano da una conclusione. Fukuda però si soffermato, più che sul trend, su alcuni momenti particolari nella storia demografica di quei 42 anni, confrontandoli con eventuali fluttuazioni estreme nelle temperature; nelle sue osservazioni ha incluso non soltanto tutti i neonati ma anche le informazioni relative a feti abortiti spontaneamente dopo 12 settimane di gestazione, notando come, per questi casi, il trend era andato incontro ad una ancor più ripida salita, partendo da 1.3 e giungendo fino a 2 durante l'ultima parte del periodo di riferimento.
Le bambine resistono meglio agli eventi climatici estremi?
Due sono stati gli eventi climatici estremi che avrebbero lasciato una visibile traccia nell'andamento demografico: un'estate caldissima nel 2010 ed un inverno particolarmente freddo nel gennaio del 2011. Nove mesi dopo, rispettivamente giugno 2011 ed ottobre 2011, è stato effettivamente rilevato un significativo declino nella sex ratio; ma i dati hanno evidenziato soprattutto un preoccupante aumento nei casi di aborto spontaneo, nei mesi successivi a settembre 2010 e gennaio 2011. Il numero più alto di feti maschi morti, in rapporto con le femmine, non sarebbe del tutto in relazione con il declino nelle nascite di maschietti: il paper, infatti, si conclude con l'ipotesi dei ricercatori secondo la quale i maschietti concepiti sarebbero più vulnerabili delle femminucce a fattori esterni di stress. Tra questi anche il cambiamento climatico potrebbe giocare un ruolo importante.