Come sciogliere il sangue di San Gennaro (senza miracoli)
Stando alla tradizione San Gennaro nacque nel 272 d. C. e morì nel 305 dopo essere stato condannato ad un supplizio. Essendosi i leoni dell'anfiteatro di Pozzuoli rifiutati di sbranarlo si decise per la sua decapitazione, avvenuta durante il principato di Diocleziano.
La scoperta delle ampolle col sangue del Santo viene attribuita alla nutrice Eusebia, che le trovò all'epoca di Costantino. Tuttavia i primi dati certi della loro esistenza risalgono al 1389. Sempre in quell'anno abbiamo la prima liquefazione del sangue.
Un fenomeno inspiegabile? Da un punto di vista religioso, e forse anche sociale, è irrilevante verificare la reale natura dello scioglimento del sangue. Ma da un punto di vista scientifico il fenomeno è realmente inspiegabile? In questi termini già l'inconsistenza delle fonti storiche e le circostanze in cui comparvero le ampolle, rendono molto improbabile la genuinità del fenomeno. Fece scalpore uno studio pubblicato su Nature nel 1991, firmato da tre ricercatori del Cicap: Sergio Della Sala, Franco Ramaccini e Luigi Garlaschelli, chimico e debunker sperimentale che ha avuto a che fare con altri casi ritenuti miracolosi; si occupò anche della Sindone e delle stigmate di padre Pio. Come dovrebbe presentarsi un fenomeno per essere riconosciuto paranormale?
Come essere certi di avere escluso tutte le spiegazioni razionali prima di avallare un fenomeno come paranormale o miracoloso? Si tratterebbe sempre di una fallacia logica, ovvero un “argumentum ad ignorantiam”. E’ miracoloso ciò che non capisco. E questo avviene ancora e continuamente… Due ultime riflessioni: qualcuno pensa che se un vero fenomeno “paranormale” fosse mai confermato, dovrebbe poter essere studiato, riprodotto, seguire certe leggi, e in ultima analisi il paranormale diventerebbe normale. Il secondo fatto è però che dopo più di 150 anni di indagine scientifica, la comunità degli scienziati ancora non ha riconosciuto l’esistenza dimostrabile di nemmeno un vero fenomeno paranormale. Nemmeno uno. Il premio di un milione di dollari posto in palio da James Randi per chiunque dimostri un fenomeno paranormale in adeguate condizioni di controllo è ancora non riscosso dopo decenni.
Qual è la spiegazione alternativa? Dal momento che nessuno ha potuto studiare direttamente dei campioni del presunto sangue di San Gennaro la domanda che dobbiamo farci è "quale può essere la spiegazione razionale più plausibile?". Secondo i risultati dello studio a cui partecipò Garlaschelli la tissotropia può fornire una spiegazione. Si tratta della proprietà di alcuni gel di liquefarsi quando agitati, tornando a solidificarsi nuovamente quando vengono lasciati a riposo. L'agitazione o più spesso lievi perturbazioni meccaniche renderebbero più fluida una sostanza tissotropica, fino al punto di cambiare stato da solido a liquido. Secondo la liturgia la liquefazione dovrebbe avvenire – mediante agitazione – solo in alcune date, non di meno sappiamo che sono avvenute numerose volte – durante lavori di restauro – delle "liquefazioni involontarie".
Frode inconsapevole. Ad oggi si tende a sostenere la tesi della "frode inconscia", del resto le proprietà tissotropiche di certe sostanze si conoscono da poco, come spiega Franco Ramaccini del Cicap:
Un esempio di come sia poco conosciuta è che due fra i maggiori esperti cattolici sul miracolo di San Gennaro hanno dei passi, nei loro libri, in cui descrivono quanto dovrebbe essere strana una sostanza che imitasse la reliquia: coll'intenzione di dimostrare che sono richieste delle caratteristiche "che la scienza non può spiegare", dando in realtà, senza saperlo, una definizione della tissotropia.
Gli esperimenti. Lo studio di Nature si basa su esperimenti fatti proprio con sostanze reperibili nell'epoca del primo ritrovamento. I risultati corrispondono a quel che possiamo vedere durante i riti religiosi che precedono il miracolo. In conclusione non è assolutamente vero che non esistano spiegazioni alternative.
A chi crede l'onere della prova. Come diceva Carl Sagan "affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie". Verificare cosa c'è nelle ampolle e quali le loro proprietà effettive è un onere che spetta a chi sostiene la miracolosità del fenomeno. Posto che – come ci ricorda Garlaschelli – quando il paranormale viene spiegato diventa automaticamente normale.