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Come osservare un’eclissi di Sole e di Luna senza ‘bruciarsi’ gli occhi

Le eclissi sono spettacoli astronomici che attraggono appassionati esperti ma anche molti dilettanti; ecco alcuni consigli da seguire per osservarli in assoluta sicurezza.
A cura di Andrea Centini
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Il termine eclissi, pur riferendosi a un fenomeno astronomico generico in grado di coinvolgere un'infinità di sistemi, di norma viene associato a quello composto da Sole, Terra e Luna, dato che gli effetti ci riguardano direttamente. Quando la Luna blocca i raggi solari (totalmente o parzialmente) impedendogli di raggiungere la Terra si ha un'eclissi di Sole, diversamente, quando è la Terra a frapporsi tra la luce del Sole e il nostro satellite, si ha una eclissi lunare, ben più rara – e meno mediatica – dell'altra. Poiché ci stiamo avvicinando a un paio di eclissi molto attese, scopriamo assieme quali comportamenti si devono tenere per osservare questi affascinati fenomeni astronomici in assoluta sicurezza.

Come osservare un'eclissi di Luna

Nella notte tra il 10 e l'11 febbraio, meteo permettendo, dall'Italia potremo assistere a una spettacolare eclissi di Luna, che inizierà alle 23:32 e terminerà alle 3:53, raggiungendo il suo picco nel cuore della notte (1:43). A causa dei moti dei corpi celesti coinvolti, l'eclissi di Luna avviene soltanto durante il plenilunio; il nostro satellite perde la sua caratteristica brillantezza e a causa della rifrazione della luce si mostra in versione “Luna rossa”. A differenza dell'eclissi di Sole, quella lunare è priva di rischi e può essere tranquillamente apprezzata anche ad occhio nudo, sebbene attraverso strumenti appositi come fotocamere, binocoli e telescopi regali uno spettacolo indubbiamente migliore e più dettagliato. Non ci sono consigli particolari per questa osservazione, se non quello di prepararsi a una lunga notte all'aria aperta; il fenomeno, infatti, può durare diverse ore.

Eclissi di Luna - Foto di skeeze https://pixabay.com/it/eclissi-lunare-luna-sangue-orange-767808/
Eclissi di Luna – Foto di skeeze

Come osservare un'eclissi di Sole

L'eclissi solare è un evento attesissimo e spettacolare, ma sottovalutarne i rischi è estremamente pericoloso per la vista. Il Sole, com'è noto, se non si utilizzano appositi filtri non va mai osservato direttamente, nemmeno con binocoli, occhiali e telescopi, poiché sebbene possano bloccare la luce ‘visibile', essi non riescono a fermare i raggi ultravioletti e infrarossi, i più dannosi per gli occhi. Ecco allora come guardarla:

  • un metodo artigianale privo di rischi per osservare una eclissi di Sole è attraverso la costruzione di una ‘camera oscura' con due cartoncini spessi: uno forato da utilizzare come proiettore della luce solare e uno da mettere in terra come schermo. Ci si posiziona di spalle al Sole e attraverso il cartone forato si orienta la luce verso lo ‘schermo'; al momento dell'eclissi si può osservare il passaggio della Luna, che taglierà l'immagine riflessa a seconda del tipo di oscuramento. È possibile utilizzare anche un binocolo per proiettare la luce verso lo schermo (non per guardare direttamente il Sole!), tuttavia c'è il rischio di danneggiarne l'ottica dopo pochi secondi a causa del surriscaldamento; è una tecnica da utilizzare con molta cautela e solo se si è esperti.
  • il metodo migliore per osservare una eclissi (o semplicemente il Sole) è attraverso un filtro solare, che va acquistato nei negozi di astronomia e su preciso suggerimento del negoziante. Visivamente è simile alla carta stagnola, ma è molto più leggero, delicato e costoso; va fissato con perizia su appositi supporti che a loro volta vanno posizionati innanzi agli strumenti ottici. È necessario assicurarsi che non sia presente qualsivoglia tipo di danno, poiché è sufficiente il passaggio di una quantità minima di radiazione solare per rovinarsi irrimediabilmente la vista. In sostituzione del filtro solare è possibile indossare anche occhiali da saldatore, ma essi devono rispettare rigide normative per essere sicuri nell'osservazione del Sole; alla data odierna, 6 febbraio 2017, i codici che debbono essere presenti sono i seguenti: UNI EN 169, UNI EN 175, UNI EN 379, UNI EN 16.

[Foto di skeeze]

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