Come i genitori creano figli narcisisti
Siete persuasi del fatto che vostro figlio abbia qualcosa di “speciale” che lo distingue da tutti gli altri bambini? Be’, nel caso in cui le cose stiano così, andateci piano con le lodi o rischiate di allevare dei piccoli narcisisti destinati a diventare degli adulti narcisisti.
Alle origini del narcisismo
In un modo o nell'altro siamo tutti un po’ narcisisti: volersi bene, avere una discreta dose di fiducia in se stessi che consenta di perseguire i propri obiettivi è fondamentale. Ma affinché un bambino possa crescere con delle certezze non è necessario metterlo “su un piedistallo” dal quale guardare dall'alto in basso i propri coetanei: affetto e stabilità sono i due modi migliori per garantire quella tranquillità indispensabile che, coltivata nell'infanzia, ci si porta dietro da grandi.
Ben diverso, invece, è il disturbo narcisistico della personalità che comporta decisamente più problemi. Un narcisista tende a sentirsi superiore rispetto agli altri, spesso fantastica sui propri successi e crede di meritare trattamenti speciali nelle più diverse circostanze. Facilmente gli può capitare di provare vergogna (e quasi mai senso di colpa) e di sentirsi umiliato: in questi casi può reagire anche con aggressività.
In cosa affondasse le radici il narcisismo ad oggi non era stato ancora chiarito: riassumendo al minimo, possiamo dire che nell'ambito degli studi si fronteggiano due ipotesi opposte. La prima vede ne vede l’origine nell'assenza di affetto e cure parentali, una sorta di reazione del bambino che cerca in questo modo di ottenere l’attenzione che non ha; la seconda, invece, sostiene che il bambino finisca per essere condizionato da persone a lui vicine che ne sopravvalutano decisamente le qualità.
Un bambino sopravvalutato non sarà un adulto sicuro
I ricercatori dell’università di Amsterdam hanno deciso di vederci chiaro, conducendo uno studio su un campione di 565 bambini di età compresa tra i 7 e i 12 anni con relativi genitori: questa sarebbe infatti la fascia d’età nella quale emergerebbero i tratti individuali riconducibili al narcisismo. Eddie Brummelman e colleghi hanno “sondato” personalità di genitori e figli in quattro diverse ricognizioni a distanza di sei mesi l’una dall'altra, valutandone grado di autostima e tipologia di cure ricevute.
Hanno così avuto modo di confermare la teoria per cui la sopravvalutazione da parte degli adulti sia correlata al sorgere di tratti fortemente narcisistici nel bambino: tendenza a fare di sé il centro del mondo e difficoltà relazionali con i coetanei legate ad una percezione di sé superiore; ma anche insicurezza, dato che il narcisismo non si traduce in una profonda e forte consapevolezza di sé. I dettagli del lavoro sono stati resi noti attraverso un paper pubblicato da Proceedings of the National Academy of Sciences; benché si tratti di risultati estremamente interessanti, l'argomento necessiterà senz'altro di ulteriori approfondimenti ed eventuali conferme.
Un problema presente nel mondo occidentale
In molti osserveranno che “non ci voleva uno studio per arrivarci”. E probabilmente è vero. Peccato però che nel mondo occidentale i disturbi narcisistici siano in costante crescita tra i giovani: quindi si vede che il messaggio non è ancora arrivato a tutti. Del resto, basta guardarsi attorno (magari accendendo la televisione) per rendersi conto che esistono eserciti di genitori convinti che i propri figli siano “decisamente migliori” di altri bambini, con conseguenze importanti sulla loro socialità.