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Colpo di calore: cos’è, come riconoscerlo e perché è pericoloso

Con l’arrivo dell’estate e delle temperature molto alte, è necessario prestare attenzione per evitare i colpi di calore. Ma cosa sono? Ecco come riconoscerli e come intervenire. In ogni caso la prevenzione è fondamentale.
A cura di Zeina Ayache
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Il caldo in alcuni casi può essere molto pericoloso poiché può provocare una serie di disturbi che hanno un esordio improvviso e che possono precipitare rapidamente. Soprattutto con l'arrivo dell'estate aumentano infatti i casi di colpi di sole, febbre da calore e siriasi per i quali sono necessari interventi repentini e drastici onde evitare conseguenze che possono essere anche gravi. Vediamo allora come affrontare l'ipertermia riconoscendone i sintomi e i segni, come intervenire e quali sia la terapia.

Sintomi

Con il termine ipertermia si intende l'innalzamento della temperatura corporea provocato ad esempio dall'eccessivo caldo di questo periodo che porta a forti mal di testa, vertigine e stanchezza, ma non solo. Nei casi più gravi, quando cioè questi sintomi non vengono ascoltati o quando le vittime sono soggetti più deboli come anziani e bambini, può portare a perdita di coscienza e convulsioni. Quando la temperatura corporea raggiunge e supera i 40 gradi, il paziente rischia il collasso circolatorio e, nei casi più gravi, la morte. Diversamente, se l'iperpiressia (febbre alta oltre i 40 gradi) si prolunga per troppe ore, in caso di recupero, il paziente rischia di riportare danni cerebrali permanenti.

Come intervenire

La tempestività dell'intervento è fondamentale per ridurre al minimo i possibili danni di un colpo di calore. Occorre dunque chiedere l'intervento medico e, nel frattempo, fare il possibile per abbassare gradualmente la temperatura corporea, ad esempio avvolgendo il soggetto con lenzuola o vestiti bagnati e fare aria con un ventaglio, anche di fortuna. In prossimità di fonti d'acqua, bagnare il paziente facendo attenzione però allo choc termico: evitare dunque vasche piene di ghiaccio o rimedi simili che rischierebbero solo di complicare la situazione come indurre l'ipotermia.

Come si cura il colpo di calore

La responsabilità della cura di un colpo di calore va lasciata ai medici, quindi sempre evitare il fai da te. In ospedale il paziente viene trattato in modo da raggiungere una temperatura corporea adeguata, per il recupero totale potrebbero volerci giorni, e vengono controllati tutti i valori vitali per assicurarsi che non ci siano conseguenze.

Prevenire è meglio che curare

I colpi di calore e l'ipertermia in generale rientrano tra quei disturbi per i quali la prevenzione è fondamentale. Evitare di uscire nelle ore più calde o di stazionare in ambienti chiusi senza aria condizionata (come vecchi auto o bus), indossare abiti sottili e larghi, idratarsi e mangiare leggero, sono i principali accorgimenti che possiamo prendere facendo particolare attenzione ai soggetti più a rischio, come bambini, anziani e donne in gravidanza.

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