Codici militari nella tessera sanitaria? Il complotto degli standard internazionali
Abbiamo più volte affrontato questioni riguardanti le bufale mediche, oppure fake news dove si vorrebbe dimostrare l'esistenza di complotti governativi volti a danneggiarci in svariati modi. Esistono però anche teorie di complotto che prendono di mira gli strumenti con cui gli enti preposti alla sanità pubblica vorrebbero controllarci, molte di queste riguardano il chip sottocutaneo. Altre invece si focalizzano sulla nostra tessera sanitaria. Così oltre alla salute vengono toccati anche temi riguardanti la fiscalità, due piccioni con una fava. Da una parte si sostiene che in questo modo gli esseri umani diverrebbero una sorta di valuta utilizzata dai governi nelle transazioni, dall'altra si trovano misteriosi codici che ricollegherebbero tali tessere all'esercito americano. Cosa c'è di vero? Ben poco.
Ci vogliono dominare coi codici a barre
Tra le fake news maggiormente longeve in circolazione nella Rete troviamo senza dubbio quella riguardante le nostre tessere sanitarie. Diversi colleghi negli anni si sono cimentati in alcune varianti di questa narrazione complottista. Butac scopre collegamenti con chi teorizza che nel Mondo il certificato di nascita verrebbe utilizzato come titolo di stato, una sorta di “bond” con cui ogni cittadino diverrebbe moneta di scambio. Altri si soffermano invece sulle allusioni riguardanti gli standard che la tessera sanitaria deve seguire per funzionare. Innanzitutto le specifiche tecniche delle nostre tessere sanitarie sono di pubblico dominio. Prendiamo come esempio la parte in cui si parla della barra magnetica:
La banda magnetica, di tipo HiCo con altezza mm. 12,75, rispetta le norme ISO Standard 7811-4: 1995 e 7811-7: 1995 e prevede le prime due tracce per codifica IATA/ABA e la terza traccia standard ISO 7811-5: 1995. Sulla traccia 1 della banda magnetica sono registrate le seguenti informazioni, secondo la codifica IATA (International Air Transport Association):
− codice fiscale: 16 caratteri;
− cognome e nome: 60 caratteri (il cognome è separato dal nome con due
spazi).
Codici misteriosi. In sostanza secondo i complottisti codice a barre e banda magnetica funzionerebbero in base a protocolli militari, oppure secondo convenzioni bancarie americane: lo Iata e l’Aba. Effettivamente dando un’occhiata agli standard del Dipartimento della difesa americano troviamo delle corrispondenze, visibili in documenti di pubblico dominio. Da qui partono le interpretazioni libere, affermando che siamo tutti schedati e schiavi di una colonizzazione occulta, in special modo da parte degli Stati Uniti. Qui è facile individuare dei bias di conferma (accettiamo solo i dati che hanno assonanza con le nostre idee, ignorando gli altri che le smentiscono), specialmente se derivano da convinzioni politiche, le quali di per sé possono anche essere condivisibili, ma non è nostro compito prenderle in esame.
Cosa contengono banda magnetica e codice a barre? Un esperimento che possiamo fare tutti per verificarlo è inserire la tessera sanitaria in un distributore di bevande o di sigarette. Scopriremo facilmente che questi "diabolici strumenti" volti a controllarci, non contengono altro che una copia fedele di quanto compare segnato nella carta stessa, nero su bianco.
A cosa servono gli standard Iata e Aba? Per quanto riguarda lo Iata parliamo di un protocollo necessario a rendere i dati dei possessori disponibili alle transazioni aeree, per l'identificazione coi codici a barre, oppure per le operazioni di pagamento. L’Aba invece riguarda le transazioni internazionali, quindi lo ritroveremo anche nel sistema bancario americano. Da qui a parlare di colonialismo ce ne passa.
Standard mondiali e colonizzazione
Per quanto riguarda le insinuazioni contenute in certi post e video complottisti, si tratta di affermazioni tendenziose che con la scusa di “porre solo domande” palesano evidenti lacune: Lo Iata – come l’Aba, o l’Iso – sono dei protocolli standard pensati per rendere disponibili i dati attraverso dispositivi diversi, permettendo quindi la comunicazione. Non è strano dunque che dei sistemi di cifratura si ritrovino anche o a partire da organizzazioni militari, visto che tutta l’informatica odierna ruota attorno a Internet, la quale nasce proprio in seno all’esercito americano. Quindi è pacifico che se si vuole realizzare una tessera utilizzabile in tutto il Mondo e per più funzioni – anche fiscali – ci si rifarà a degli standard condivisi, sia in ambito civile che militare. Cambiare la codifica potrebbe forse apparire più patriottico, ma creerebbe anche una moltitudine di problemi dovuti all’incompatibilità.