Cocktail in bustina: Mojito e Margarita entrano nella tasca
Si potranno portare in tasca senza la seccatura della bottiglia per poi diluirle nel bicchiere. Semplici, convenienti, saporiti (a quanto dicono i produttori… ) e, perciò, pericolosi. Palcohol è il primo alcolico in polvere che attende solo il via libera dell'Us Alcohol and Tobacco Tax and Trade Bureau per la commercializzazione. Sebbene manchi ancora il passaggio burocratico, le polemiche non sono tardate ad arrivare, segnando il pericolo che la soluzione granulare alcolica potrebbe comportare in termini di dipendenza e consumo degli alcolici. Sul sito stesso del produttore, fino a pochi giorni fa si sottolineava il risparmio economico reso possibile da Palcohol rispetto ai concorrenti "liquidi". Dopo i dubbi espressi da parte dell'opinione pubblica, i toni enfatici che caratterizzavano il sito della società produttrice, la Lipsmark, si sono spenti, virando verso una comunicazione più sobria che raccomanda di consumare il prodotto in modo "legale e responsabile". Non si rinuncia però ad indicare il vantaggio del prodotto sulla base dell'esempio – in verità un po' troppo partigiano – di Mark Phillips, ideatore di Palchol che sul sito viene definito un "un giovane sportivo che dopo ore di attività vuole rilassarsi e gustare subito una bevanda rinfrescante senza dover portare con sè pesanti bottiglie".
Ci sono voluti anni di ricerche per poter proporre infine alcuni dei cocktail estivi più blasonati in bustina, quali Mojito, Margarita, Cosmopolitan e Lemon Drop. La Lipsmark ha voluto ampliare ulteriormente l'alternativa andando al di là del cocktail con i prodotti "V" ed "R", rispettivamente vodka e rhum, a cui aggiungere poi frutta e acqua. A proposito, l'acqua ci vuole sempre dato che – come hanno ritenuto opportuno dover precisare sul sito – le bustine non vanno sniffate.
[Foto di Jorge Quinteros]