Cinque buchi neri supermassicci “nascosti”
Un gruppo di astronomi ha trovato la prova dell’esistenza di una vasta popolazione di buchi neri supermassicci nell'universo, rimasta occultata fino ad oggi.
NuSTAR, il cacciatore di buchi neri (a raggi X)
Servendosi di un telescopio spaziale in grado di rintracciare i raggi X alle energie più elevate, scienziati internazionali hanno guardato in quelle che fino ad ora erano coltri di gas e polveri, individuando al loro interno cinque buchi neri supermassicci. La ricerca è stata guidata dagli astronomi della britannica Durham University e, grazie ai dati ottenuti dall'osservatorio satellitare NuSTAR (Nuclear Spectroscopic Telescope Array), offre supporto alla teoria secondo la quale l’Universo potrebbe essere pienissimo di buchi neri supermassicci, nascosti alla nostra vista.
Mostri nascosti
La scoperta non è stata frutto del caso: gli scienziati sapevano dove puntare NuSTAR, in direzione di nove galassie con centri estremamente attivi ma invisibili alla vista degli osservatori. Grazie alla sua capacità di rilevare i raggi X, il telescopio spaziale ha così confermato che in cinque casi si trattava proprio di buchi neri, oltretutto più luminosi ed attivi di quanto precedentemente pensato: questi, infatti, ingurgitano rapidamente tutto il materiale dei dintorni, emettendo potentissime radiazioni. Osservazioni del genere non sarebbero mai state possibili fino a poco fa, proprio a causa delle dense coltri che avvolgono questi giganti dell'Universo. Poi, nel 2012, NuSTAR è stato lanciato proprio per lo scopo di intercettare i raggi X per cercare questi “mostri” nascosti, della cui esistenza gli scienziati hanno sempre sospettato ma rispetto ai quali non si erano mai potuti sbilanciare a causa della loro natura elusiva.