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Chi ha un disturbo bipolare rischia 7 volte di più di sviluppare il morbo di Parkinson

Le persone a cui è stato diagnosticato il disturbo bipolare rischiano sette volte di più di sviluppare il morbo di Parkinson, questo è quanto sostengono i ricercatori che attraverso il loro studio hanno scoperto questo legame pericoloso tra le due condizioni. Vediamo insieme come sono giunti a questa conclusione e quali potrebbero essere le cause.
A cura di Zeina Ayache
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Le persone con disturbo bipolare rischiano di più di sviluppare il morbo di Parkinson rispetto alle persone che non hanno questo disturbo, questo è quanto sostengono i ricercatori che attraverso il loro studio ci mostrano quali sono le probabilità di soffrire del morbo e quali potrebbero essere le cause di questa relazione pericolosa. Vediamo cosa c’è da sapere sul legame tra il disturbo bipolare e il morbo di Parkinson.

Lo studio. Per giungere alle loro conclusioni, gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti da 56.340 persone tra il 2001 e il 2009 che non avevano una storia famigliare legata al morbo di Parkinson e li hanno messi a confronto con quelli riguardati 225.360 persone della stessa età, sesso e stessi altri fattori ai quali però non era mai stato diagnosticato né il disturbo bipolare né il morbo di Parkinson. Le analisi effettuate hanno dimostrato che nel corso dello studio 372 persone con disturbo bipolare hanno sviluppato il morbo di Parkinson, quindi lo 0,7%, mentre hanno sviluppato il morbo 222 persone che non avevano il disturbo bipolare, quindi lo 0,1%. Insomma, le persone con disturbo bipolare hanno quasi sette volte più probabilità di sviluppare il morbo di Parkinson rispetto alle persone che non hanno il disturbo bipolare.

Come è possibile? Non è esattamente chiaro quale sia il motivo che porta le persone con disturbo bipolare ad avere più probabilità di sviluppare il morbo di Parkinson, e per capirlo saranno necessari ulteriori studi, ma gli scienziati pensano che la causa potrebbe essere legata ad alterazioni genetiche, processi infiammatori o problemi di trasmissione di messaggi tra le cellule del cervello. Ovviamente, se gli esperti dovessero scoprire il motivo di questo legame si potrebbe sperare di sviluppare trattamenti efficaci per entrambe le condizioni.

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