Chi ha ucciso l’hobbit indonesiano?
Un gruppo di archeologi dell'australiana University of Wollongong ha recentemente illustrato i risultati di un'indagine su un cold case molto particolare, in occasione del meeting annuale della società europea per lo studio dell'evoluzione umana tenutosi a Madrid. Un paio di denti, infatti, potrebbero fornire la chiave per risolvere un grande giallo dell'antichità: come è scomparso l'Homo floresiensis?
I resti dell'Homo floresiensis vennero scoperti nel 2003 nella grotta di Liang Bua, sull'isola indonesiana di Flores. La piccola statura degli ominidi – in tutto una decina di individui – fecero meritare alla specie il soprannome di Hobbit indonesiano. Uno studio recente ha stabilito che la scomparsa dell'Homo floresiensis deve essere avvenuta circa 50.000 anni fa, prima di quanto ipotizzato inizialmente: le ragioni di tale estinzione risiederebbero, con buone probabilità, nella competizione per le risorse con un'altra specie, quella dell'Homo Sapiens.
Lo stesso sito di Liang Bua fornisce alcuni indizi per risolvere il giallo: un premolare superiore ed un molare inferiore, venuti alla luce rispettivamente nel 2010 e nel 2011 ed identificati come risalenti a 46.000 anni fa, apparterrebbero, secondo gli archeologi australiani, proprio all'Homo Sapiens, responsabile diretto per la scomparsa dell'Homo floresiensis con tanto di prove. Proprio la relativa breve distanza tra i resti sarebbe indicativa di uno scenario nel quale la nostra specie avrebbe prevalso su quella dell'isola indonesiana. Ciò sarebbe testimoniato anche dai sedimenti ritrovati nella caverna nei quali si evidenziano diversi strati corrispondenti a diverse epoche e diversi insediamenti.
Gli stessi strumenti in pietra, così come le tracce lasciate dai fuochi, appaiono come molto più recenti dei resti dell'Hobbit indonesiano il quale appare sempre più scomparso perché travolto dalla nuova specie che avanzava nella sua conquista del mondo.