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Cetacei in cattività, Senato canadese approva legge per il divieto: verso stop alla prigionia

L’approvazione del disegno di legge è arrivata nella notte del 24 ottobre. L’atto S-203 prevede il divieto di detenere, importare ed esportare delfini, balene e focene, ed è esteso anche al loro sperma, ai tessuti e agli embrioni. Nella stessa seduta il Senato canadese ha approvato un altro DDL contro l’importazione e l’esportazione delle pinne di squalo.
A cura di Andrea Centini
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Il Senato del Canada ha approvato un disegno di legge che vieta la detenzione, l'importazione e l'esportazione di cetacei in cattività. L'atto S-203 “Ending the Captivity of Whales and Dolphins”, progettato per emendare il codice penale al fine di tutelare i mammiferi marini, era stato proposto la prima volta nel dicembre 2015 dal senatore Wilfred Moore. Dopo un lungo iter costellato da aspri dibattiti, ostruzionismi e ritardi è arrivata l'approvazione con un voto a sorpresa. Per diventare esecutivo servirà anche l'approvazione della Camera dei Comuni, ma i sostenitori della legge sono ottimisti sull'esito della prossima, decisiva consultazione.

Nell'atto S-203, analizzato per circa un anno dall'ente Fisheries Committee grazie al contributo di esperti del settore, viene sottolineato anche il divieto di importare lo sperma, le colture di tessuti e gli embrioni dei cetacei, per una tutela a tutto a tondo di questi magnifici animali. Per chi infrange il divieto una sazione di ben 200mila dollari. “I canadesi capiscono che balene e delfini sono esseri complessi e intelligenti che meritano molto più di una vita di noia e miseria in cattività”, ha dichiarato l'avvocato Camille Labchuk, direttore esecutivo di Animal Justice, un gruppo internazionale di legali che si batte per la protezione e la conservazione degli animali. “Ecco perché il Bill S-203 ha attirato un così grande sostegno da parte del pubblico e di politici di tutte le parti. Animal Justice chiede alla Camera dei Comuni di passare rapidamente questa misura innovativa per proteggere balene e delfini”, ha aggiunto la dirigente.

L'opinione pubblica ha iniziato a scagliarsi con veemenza contro delfinari e altre strutture che detengono cetacei soprattutto dopo l'uscita del film documentario Blackfish (2013), che ha portato sotto i riflettori tutto il dramma vissuto da questi animali – in particolar modo delle orche – imprigionati per il pubblico ludibrio. Da qui le numerose iniziative per ostacolare e far chiudere i battenti colossi come Sea World e altri parchi acquatici negli Stati Uniti. In Canada le strutture che detengono cetacei al momento sono solo due, l'Acquario di Vancouver e il Marineland a Niagara Falls, che ovviamente non hanno accolto di buon grado l'approvazione del disegno di legge.

Secondo i dirigenti delle strutture potrebbero sorgere problemi col salvataggio e la riabilitazione di animali feriti, oltre che ostacoli alla ricerca scientifica, tuttavia l'atto S-203 prevede specifiche deroghe per gli animali in difficoltà e quelli già detenuti nei parchi acquatici. L'obiettivo è comunque quello di creare un santuario dei cetacei nella Nuova Scozia, nello stato di Washington o nella British Columbia dove trasferire tutti quelli tenuti prigionieri.

I senatori canadesi nella stessa notte hanno approvato anche l'atto S-238, destinato a vietare l'importazione e l'esportazione di tutti i prodotti a base di pinna di squalo. Moltissime specie di questi pesci sono state portate sull'orlo dell'estinzione proprio a causa delle catture indiscriminate per le pinne. I pescatori senza scrupoli li rigettano in mare dopo averli mutilati e li lasciano morire sul fondale dopo ore di agonia; un'atrocità al quale il Canada ha deciso di porre fine.

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