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C’è un modo per aiutare i bimbi a parlare prima: utilizzare il ‘baby talk’, ecco cos’è

I bambini con i quali utilizziamo diminutivi e parole con sillabe raddoppiate imparano a parlare prima: sviluppano cioè un vocabolario più ampio. Questo linguaggio si chiama ‘baby talk’, vediamo cos’è e quali sono i suoi vantaggi.
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A cura di Zeina Ayache
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I bambini con i quali comunichiamo utilizzando diminutivi e vezzeggiativi imparano a parlare prima. L'utilizzo del ‘baby talk', in qualche modo, stimola il cervello dei più piccoli ad iniziare a dire le prime parole già a nove mesi. La scoperta arriva dai ricercatori dell'Università di Edinburgo che sulla rivista Cognitive Science hanno pubblicato lo studio intitolato “ Why Choo-Choo Is Better Than Train : The Role of Register-Specific Words in Early Vocabulary Growth”. Ma cos'è il baby talk?

Il Baby Talk, cos'è. Quando parliamo di ‘baby talk' ci riferiamo al modo di parlare che noi adulti utilizziamo coi bambini, con i quali difficilmente interloquiamo con lo stesso linguaggio che usiamo con gli altri adulti. Caratterizzato da semplici parole accompagnate da un tono affettivo, il baby talk è lento, con intonazione chiara, utilizza poche parole e frasi brevi, tende a ripetere ciò che il bimbo dice e il dialogo è accompagnato da gesti e mimica facciale.

Lo studio sul baby talk. Per comprendere gli effetti di questo linguaggio, i ricercatori hanno analizzato le registrazioni di alcune conversazioni tenute coi bambini e hanno verificato la tipologia di parole utilizzate: come i diminutivi, le parole in cui si ripetono le sillabe o quelle onomatopeiche, come splash o bau bau. Successivamente hanno esaminato il livello di sviluppo del linguaggio di questi bambini misurando il loro dizionario a 9, 15 e 21 mesi.

Per imparare a parlare prima. I dati raccolti hanno dimostrato che i bambini che ascoltano un maggior numero di parole tipiche del baby talk, però diminutivi e con sillabe raddoppiate, erano quelli che sviluppavano meglio il loro linguaggio tra i 9 e i 21 mesi. Gli stessi progressi non sono stati riscontrati in relazione alle parole onomatopeiche.

Conclusioni. “Il nostro studio suggerisce che utilizzare diminutivi e le sillabe raddoppiate possono faliciltà lo sviluppo del vocabolario nel primo periodo di vita”.

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