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Cancro, in Italia le diagnosi di tumore del pancreas sono aumentate del 59% in 15 anni

Il cancro del pancreas continua a colpire sempre più italiani: dal 2002 a oggi è stato registrato un aumento prossimo al 60%. La sensibilizzazione sulla ricerca e la prevenzione saranno al centro della Quarta Giornata Mondiale del Tumore del Pancreas che si terrà giovedì 16 novembre.
A cura di Andrea Centini
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In 15 anni in Italia i casi di tumore al pancreas sono aumentati quasi del 60 percento, passando dalle 8.600 diagnosi del 2002 alle 13.700 del 2017. A influire su questi numeri drammatici, oltre all'aumento dell'età media della popolazione italiana, vi sono soprattutto alimentazione scorretta e stili di vita insalubri. Sono i dati divulgati dalla Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Airtum (Associazione italiana dei registri tumori) in occasione della Quarta Giornata Mondiale del Tumore del Pancreas, che si terrà giovedì 16 novembre. In Italia verrà celebrata con eventi dedicati nelle piazze principali di quattro grandi città: Milano, Napoli, Roma e Verona.

Il cancro al pancreas, com'è noto, è una delle neoplasie più aggressive in assoluto, e in Italia sopravvive soltanto l'8 percento dei pazienti a cinque anni dalla diagnosi. Un numero bassissimo rispetto alle percentuali conquistate per altre tipologie di tumore, come ad esempio quello al seno, ma superiore alla media europea, che si ferma al 6,9 percento. Nel nostro Paese si registra anche una sensibile differenza tra Nord e Sud nel numero di casi, col Meridione più virtuoso: le diagnosi sono infatti inferiori del 25 percento per gli uomini e quasi del 30 percento fra le donne. Il dato si spiega poiché al Sud si rispetta di più la Dieta Mediterranea e si consuma molta più frutta e verdura. La scorretta alimentazione, infatti, rappresenta uno dei principali fattori di rischio, assieme all'obesità e alla sedentarietà. Anche il fumo ha un impatto estremamente negativo, e ben 3 casi su 10 di cancro al pancreas sarebbero riconducibili proprio al vizio delle ‘bionde'.

La pericolosità del cancro al pancreas è legata al fatto che si tratta di una neoplasia molto complessa da diagnosticare precocemente (le diagnosi tempestive sono solo il 7 percento), poiché la sintomatologia molto spesso viene confusa con quella di altre malattie. Per questa ragione il presidente dell'AIOM, il dottor Fabrizio Nicolis, ha sottolineato la necessità di fare di più sotto il profilo della ricerca e della prevenzione. “Nel mondo i nuovi casi sono più che raddoppiati in un decennio passando da 144.859 nel 2008 a circa 365.000 nel 2017 – ha sottolineato il dirigente – e si stima che nel 2020 saranno 418mila. Ogni giorno a livello globale ci sono mille nuove diagnosi”.

La Quarta Giornata Mondiale del Tumore del Pancreas servirà proprio a sensibilizzare l'opinione pubblica e accendere i riflettori su questa aggressiva neoplasia, sui cui numeri infausti gravano anche fattori “esterni”. Fra essi, la carenza di centri specializzati e l'inesperienza del personale medico di alcuni ospedali con la chirurgia pancreatica. Non a caso i margini di sopravvivenza post-operatori sono superiori proprio nei nosocomi dove si eseguono più interventi, come il San Raffaele di Milano e il Policlinico Rossi di Verona.

[Credit: DarkoStojanovic]

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