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Cancro al seno: cosa c’è nella dieta che riduce il rischio metastasi

Un team di ricerca internazionale ha scoperto che una dieta a basso contenuto di asparagina riduce drasticamente la proliferazione del carcinoma mammario metastatico. I test condotti su topi in laboratorio.
A cura di Andrea Centini
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Una dieta con alimenti a basso contenuto di asparagina potrebbe aiutare a prevenire la diffusione di un'aggressiva forma di cancro al seno con metastasi, il carcinoma mammario triplo negativo. Lo ha scoperto un team di ricerca internazionale composto da studiosi di una dozzina di distinte istituzioni, tra le quali il Center for Bioinformatics and Functional Genomics at Cedars-Sinai di Los Angeles, il Cancer Research UK Cambridge Institute dell'Università di Cambridge e il New York Genome Center. I ricercatori, coordinati dal professor Gregory J. Hannon, sono giunti a questa conclusione dopo aver condotto alcuni esperimenti con i topi.

L'asparagina, un amminoacido, oltre che negli asparagi si trova in elevate concentrazioni in diversi prodotti alimentari, tra i quali vi sono latticini, pollame, uova, pesce, manzo, legumi, cereali integrali, frutta secca, soia e numerosi altri ancora. È presente invece in basse concentrazioni nella maggior parte della frutta e della verdura. Gli studiosi si sono accorti che, eliminando gli alimenti ricchi di asparagina dalla dieta di topi con carcinoma mammario triplo negativo, si riduceva drasticamente la proliferazione del cancro attraverso le metastasi. Quelle del cancro al seno, una volta in circolo, colpiscono soprattutto fegato, polmoni e cervello. “Il nostro studio si aggiunge a un crescente numero di prove che suggeriscono che la dieta può influenzare il decorso della malattia”, ha sottolineato il professor Simon Knott, uno dei coautori della ricerca.

Ma perché proprio l'asparagina? I ricercatori in precedenti indagini avevano scoperto che la presenza dell'asparagina sintetasi – cioè dell'enzima che produce l'asparagina – in un tumore primario favorisce la sua proliferazione all'interno dell'organismo. Per questo motivo il team coordinato dal professor Hannon ha voluto osservare gli effetti di una dieta povera di questo amminoacido, dimostrando l'efficacia contro la diffusione. “I risultati dello studio suggeriscono che i cambiamenti nella dieta potrebbero avere un impatto sia sul modo in cui un individuo risponde alla terapia primaria che sulla possibilità di diffusione della malattia letale più avanti nella vita”, ha indicato Hannon.

Gli studiosi avvieranno al più presto uno studio con pazienti sani per determinare se una dieta con alimenti a basso contenuto di asparagina può ridurre effettivamente i livelli dell'amminoacido nell'organismo. Una volta ottenuta la conferma, coinvolgeranno pazienti oncologici per verificare l'impatto sulla loro patologia. Secondo Hannon e colleghi questo studio può avere risolvi positivi non solo per il cancro al seno, ma anche per altre forme di neoplasie metastatiche. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

[Credit: Pezibear]

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