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Cambiamenti climatici, il caldo fa aumentare il numero dei bambini nati prematuramente

Due scienziati americani hanno dimostrato che le temperature elevate fanno aumentare il numero dei parti prematuri. Con 32,2° centigradi o più si impennano del 5 percento rispetto alla media giornaliera. A causa dei cambiamenti climatici la statistica potrebbe raddoppiare entro la fine del secolo.
A cura di Andrea Centini
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Neonato. Credit: esudroff
Neonato. Credit: esudroff

Le temperature più alte fanno aumentare il numero di bambini nati prematuramente. Nei giorni in cui la colonnina di mercurio indica 32,2 ° centigradi o più, infatti, i parti pretermine si impennano del 5 percento. A dimostrarlo sono stati i due scienziati americani Alan Barreca e Jessamyn Schaller, rispettivamente dell'Università della California di Los Angeles (UCLA) e del National Bureau of Economic Research di Cambridge, nel Massachusetts. Gli studiosi sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un approfondito studio statistico sui dati di ben 56 milioni di nascite negli Stati Uniti, verificatesi tra il 1969 e il 1988. Il dato rischia di peggiorare sensibilmente in futuro per l'impatto dei cambiamenti climatici.

Dall'analisi dei dati è emerso che negli USA, ogni anno, circa 25mila bambini nascono prematuri a causa delle giornate particolarmente calde, con una perdita media di 150mila giorni di gestazione nell'arco dei dodici mesi. Come indicato, una temperatura di 32,2° centigradi o più è sufficiente per far aumentare del 5 percento il numero di nati pretermine rispetto alla media giornaliera. A causa del caldo il parto può essere anticipato fino a due settimane. “La stagione calda aumenta i livelli materni di ossitocina, che è un ormone chiave alla base della regolazione del travaglio e del parto. Ma il collegamento potrebbe essere dovuto al fatto che la stagione calda provoca stress cardiovascolare, che potrebbe portare al parto anticipato” ha dichiarato all'AFP (Agence France-Presse) il professor Barreca, docente presso l'Istituto dell'Ambiente e della Sostenibilità dell'ateneo californiano.

I dati mostrano che circa un bambino su 200 nasce prematuro per via delle temperature elevate, ma i cambiamenti climatici in atto peggioreranno sensibilmente la statistica. Secondo Barreca e il collega, infatti, entro la fine del secolo negli USA nascerà pretermine un bambino su cento, una statistica raddoppiato. La preoccupazione maggiore, naturalmente, è per la salute dei piccoli: “È molto probabile che la nascita prematura influenzi lo sviluppo del bambino e abbia un impatto duraturo sull'età adulta, ma sono necessarie ulteriori ricerche per confermarlo”. Non tutti gli scienziati sono tuttavia d'accordo sui rischi per la salute, come il professor Andrew Shennan, docente di Ostetricia presso il King's College di Londra: “Data l'ampia varietà di temperature in tutto il mondo e tenendo presente che la maggior parte delle donne ha gravidanze normali, è improbabile che questo sia un importante fattore di rischio per qualsiasi individuo”, ha dichiarato lo scienziato (non coinvolto nello studio) all'AFP. I dettagli della ricerca americana sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica specializzata Nature Climate Change.

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