Braccio paralizzato si muove di nuovo con la tecnica del ‘taglia e cuci’: come funziona
Pazienti cinesi con un braccio semiparalizzato sono tornati a muoverlo e a riutilizzare la mano grazie a un intervento innovativo, nel quale è stato reciso il nervo danneggiato ed eseguito un nuovo ‘allaccio' a un nervo sano. Nello specifico, i medici dell'ospedale Huashan di Shanghai coordinati dal professor Wen-Dong Xu hanno operato il nervo C7 (un nervo spinale cervicale del sistema periferico) ‘scollegando' il cervello dall'arto e hanno eseguito una nuova connessione con un altro nervo dell'area cervicale, che è stato collegato alle terminazioni nervose del braccio ancora funzionali.
I ricercatori dell'ospedale asiatico hanno coinvolto nella sperimentazione 36 pazienti; a 18 è stato eseguito l'intervento all'avanguardia, mentre gli altri 18 hanno seguito un normale percorso di riabilitazione, facendo da classico gruppo di controllo. Tutti quanti presentavano un braccio parzialmente paralizzato e con spasmi incontrollabili da almeno cinque anni, una condizione provocata da ictus o altre lesioni cerebrali. A un anno dall'intervento, i 18 pazienti trattati hanno dimostrato di poter muovere di nuovo il braccio e controllare anche la mano. Le differenze fra i due gruppi sono stati valutati con la scala di Fugl-Meyer, che assegna un punteggio in base alla funzionalità dell'arto (la scala va da 0 a 66). L'aumento medio nel punteggio per i pazienti operati è stato di 17,7, mentre è risultato di 2,6 per il gruppo di controllo. Sensibili miglioramenti sono stati verificati anche nella scala di Ashworth, che valuta le articolazioni.
Nonostante gli ottimi risultati presentati dal team cinese, i colleghi statunitensi li hanno accolti con un certo scetticismo. Secondo alcuni studiosi che hanno commentato la ricerca, i cui dettagli sono stati pubblicati sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine, il miglioramento nei punteggi e nella motilità non sarebbero legati alla connessione del braccio col nervo sano, ma alla recisione del nervo danneggiato. Una volta reciso, infatti, avrebbe messo fine a spasmi e altri movimenti incontrollati sperimentati dai pazienti.
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