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Binge eating disorder e ‘mangiare compulsivo’: cos’è il disturbo da alimentazione incontrollata

Il disturbo da alimentazione incontrollata, o binge eating disorder, è un disturbo dell’alimentazione riconosciuto che porta chi ne soffre a mangiare compulsivamente enormi quantità di cibo. I sintomi con cui si presenta sono vari e le cause possono essere biologiche, genetiche e psicologiche. Ecco cosa c’è da sapere.
A cura di Zeina Ayache
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Il Binge eating disorder, o disturbo da alimentazione incontrollata, è un disturbo dell’alimentazione riconosciuto che porta chi ne soffre a mangiare compulsivamente senza riuscire a fermarsi, con conseguenti danni per la salute. Vediamo insieme cos’è questo disturbo, con quali sintomi si presenta, chi colpisce e come si può guarire.

Cos’è il disturbo da alimentazione incontrollata, o binge eating disorder

Si chiama disturbo da alimentazione incontrollata, o binge eating disorder, quel disturbo dell’alimentazione che porta chi ne soffre a mangiare senza riuscire a controllarsi, come se a muoverlo fosse un impulso troppo forte da essere gestito. In quanto disturbo dell’alimentazione è stato inserito nella quinta edizione del DSM, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders dove ne sono state inquadrate le caratteristiche principali.

I sintomi del disturbo da alimentazione incontrollata

Quando parliamo di ‘mangiare compulsivo’, non ci riferiamo ad una cena in cui abbiamo esagerato col cibo, ma ad episodi ricorrenti di abbuffate compulsive, cioè incontrollabili, questi sono caratterizzati da:

  • mangiare, in un periodo circoscritto di tempo, come possono essere un paio d’ore, una quantità di cibo superiore a quella che una persona in teoria riesce a mangiare in quell’arco temporale e in circostanze simili
  • mangiare senza avere controllo sul cibo, quindi sentire di non riuscire proprio a smettere
  • mangiare molto rapidamente, più del normale
  • sentirsi spiacevolmente pieni dopo l’abbuffata
  • mangiare enormi quantità di cibo pur non avendo fame
  • mangiare da soli per colpa del senso di imbarazzo provato per quanto si sta mangiando
  • provare disgusto verso se stessi, depressione e senso di colpa in seguito alle abbuffate

Caratteristiche del disturbo da alimentazione incontrollata

Diversamente da altri disturbi dell’alimentazione, il binge eating disorder non è associato al desiderio della persone di cercare di compensare le calorie mangiate, quindi non ci sono episodi di vomito o digiuno, né si pratica esercizio fisico per smaltire.

I livelli di gravità del disturbo da alimentazione controllata

Il livello di gravità del binge eating disorder varia in base alla frequenza degli episodi di ‘mangiare compulsivo’ e quindi abbiamo:

  • lieve, 1-3 episodi/settimana
  • moderata: 4-7 episodi/settimana
  • grave: 8-13 episodi/settimana
  • estrema: ≥ 14 episodi/settimana.

Curare il disturbo da alimentazione incontrollata

Il disturbo da alimentazione incontrollata, come avviene per gli altri disturbi dell’alimentazione, può essere curato attraverso un aiuto medico e un supporto psicologico utile a risolvere le problematiche interne che hanno indotto il paziente a sviluppare il comportamento compulsivo.

Cause e fattori di rischio del binge eating disorder

Le cause esatte non sono note, ma gli esperti ritengono che comunque in generale ad influenzare questo comportamento compulsivo possano essere fattoria genetici, biologici e altri come:

  • Storia familiare, ad esempio se ci sono altri casi in famiglia
  • Dieta, le continue diete possono indurre al ‘mangiare compulsivo’ soprattutto quando la persona mostra anche sintomi della depressione
  • Problemi psicologici, provare emozioni negative verso se stessi può essere molto stressante e può portare ad avere una scarsa opinione di sé con ripercussioni sul comportamento

Le complicazioni del binge eating disorder

Il disturbo da alimentazione controllata può portare ad una lunga serie di complicazioni fisiche e psicologiche:

  • peggioramento della qualità della vita
  • problemi nella vita privata (isolamento) o a lavoro (avere difficoltà a relazionarsi correttamente con gli altri)
  • obesità
  • problemi cardiaci
  • diabete di tipo 2
  • malattia da reflusso gastroesofageo
  • disturbi del sonno
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