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Bambini e alimentazione: cosa mangiare e non sotto l’ombrellone d’estate

È giunto il momento di partire per le vacanze con tutta la famiglia. La società italiana di pediatria preventiva e sociale ha pubblicato un decalogo per aiutare i genitori con l’alimentazione dei bambini durante le calde giornate di meritato svago sotto il sole estivo. È importante mantenere una dieta equilibrata che aiuti i nostri figli a rimanere in forma, ma anche che li sostenga nel gioco.
A cura di Lorenzo Fargnoli
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È arrivata l'estate, con il sole, i bagni e sopratutto la fine della scuola per i più piccoli. La società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) ha pubblicato un decalogo per consigliare ai genitori la corretta alimentazione dei più piccoli durante le vacanze. In questi mesi la routine delle famiglie, ma sopratutto dei bambini in età scolare, viene stravolta, andando a modificare orari dei pasti e stile vita. Il rischio di spuntini grassi e di un'alimentazione poco sana è alto, poiché si passa dai sedentari banchi di scuola ai tuffi e alle corse infinite in spiaggia sotto il sole. I pediatri hanno stilato delle semplici regole alimentari, da seguire in questi 3 mesi, non solo per aiutare e sostenere il gioco sotto l'ombrellone, ma anche per impedire che i nostri figli tornino con qualche chilo di troppo a fine estate.

Idratazione sotto il sole

  • Acqua. Non deve mai mancare! I bambini necessitano di bere molto più dei grandi. D'estate sotto il solleone, con le corse e i giochi, la disidratazione aumenta. Portatevi dietro sempre delle bottiglie d'acqua, ricordando che ogni vostro figlio, durante le 24 ore, deve bere almeno 2 litri per una corretta idratazione
  • Aranciate e cola. Vere e proprie spremute di zucchero non vanno evitate solo perché fanno ingrassare. L'alta percentuale di caffeina che contengono, oltre ad non essere indicata per i bambini, ottiene l'effetto opposto a quello desiderato, disidratando i nostri figli già provati dalle lunghe giornate di sole
  • Tè. La Sipps in questo caso fa una distinzione. Se per i tè confezionati valgono le regole del punto precedente, i tè fatti in casa, mediante infuso, sono un'ottima bevanda, sopratutto perché si può controllare la percentuale di zucchero, aggiungere limone(pieno di sali minerali) e le sue sostanze anti ossidanti proteggono dai radicali liberi
  • Succhi di frutta. Nel decalogo sono segnati come spuntini di emergenza, poiché si ricchi di zuccheri, ma anche di vitamine. I pediatri però ammoniscono che non devono sostituire ne l'acqua (poiché non dissetano), ne la frutta visto che non sfamano

I pasti da ombrellone

  • Il pranzo. Evitate piatti troppo elaborati e grassi. Quindi tenete a casa le teglie di pasta al forno, le frittate di pasta e i timballi. L'eccessiva pesantezza e la lunga digestione sotto il sole possono essere un problema, oltre a donare la classica sensazione di sonnolenza. Un panino può essere il giusto compromesso, sopratutto se in aggiunta come condimento vengono messe verdure, pomodori e insalata
  • Piatti unici. Le insalate di riso e di pasta sono pasti unici! Ricche di tonno, formaggio e prosciutto e altre mille cose sono dei veri e propri pasti completi, contenendo carboidrati e proteine. Quindi non aggiungete altre portate al vostro pranzo, sopratutto, consigliano i medici della  Sipps, i grandi classici italiani, come la carne fritta o le frittate
  •  Frutta. Sempre e comunque deve essere presente nell'alimentazione estiva (e non) dei vostri figli. Ottima come spuntino e dopo i pasti e ricca sia di acqua che di sali minerali, va consumata, se possibile, con la buccia (per le fibre) e non presenta alcuna controindicazione
  •  Verdure. Spesso non è facile portarsi dietro le verdure cotte o a insalata, sopratutto se la spiaggia di arrivo non è esattamente comoda. Per ovviare ai problemi di trasportabilità i medici consigliano le "crudités", ovvero cetrioli, carote o finocchi che oltre a poter essere preparati sul momento, sono ricchi di potassio e acqua e contengono quasi nessuna caloria
  •  Riso. Sostituitelo se potete alla classica pasta. Molto più digeribile, diventa un cereale prezioso poiché cotto si mantiene nel tempo. I pediatri consigliano anche di non esagerare con l'olio di oliva che se usato a crudo fa benissimo, ma è comunque un alimento ipercalorico
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