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Aumentano in tutto il mondo i casi di tumore al seno

Lo rivelano i risultati di uno studio pubblicato su The Lancet Global Health che ha evidenziato un aumento significativo delle diagnosi in pre-menopausa nei Paesi ad alto reddito, diversamente da quelli in fase di transizione economica dove crescono invece i casi post-menopausa.
A cura di Valeria Aiello
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Tra le donne, il tumore al seno rappresenta il 24% dei nuovi casi di cancro: complessivamente, nel 2018 sono stati diagnosticati 2,1 milioni di casi di carcinoma mammario in tutto il mondo. Una tendenza che, secondo le previsioni dell’Osservatorio internazionale Globocan, è destinata a salire, con un aumento dei casi di oltre il 46% entro il 2040.

Aumentano i casi di tumore al seno

I dati, riferiti a 185 diversi Paesi, sono stati rielaborati da un team di ricercatori internazionale che ha condotto un nuovo studio per indagare sull’incidenza e la mortalità in base al periodo fertile delle donne. I risultati di questa analisi sono stati pubblicati su The Lancet Global Health e indicano notevoli differenze in base all’indice di sviluppo umano (HDI), il parametro utilizzato dai ricercatori per calcolare il benessere di un Paese.

I Paesi con un HDI più alto (Italia inclusa, ndr) avevano una più alta incidenza di carcinoma mammario in pre-menopausa e post-menopausa, rispettivamente di 30,6 e 253,6 casi su 100mila abitanti – si legge nello studio – . Al contrario, i Paesi con HDI medio-basso hanno registrato la più alta mortalità in pre-menopausa e post-menopausa, rispettivamente di 8,5 e 53,3 decessi ogni 100mila abitanti”.

Esaminando le tendenze, i ricercatori hanno osservato una un aumento significativo dei tassi di incidenza di diagnosi in pre-menopausa nei Paesi ad alto reddito, diversamente dai Paesi in fase di transizione economica, dove sono invece cresciuti i casi post-menopausa. I tassi più alti in pre-menopausa sono stati registrati in Europa occidentale (38,4 ogni 100mila abitanti), Australia e Nuova Zelanda (36,7) e, complessivamente, sono risultati maggiori del 50% rispetto a quelli osservati in regioni come l’Asia centro-meridionale (12 ogni 100mila abitanti) e l’Africa orientale (15,2). Riguardo, invece, l’incidenza in post-menopausa, i tassi più alti sono stati registrati in Australia e Nuova Zelanda (circa 324 ogni 100 mila), Europa occidentale (circa 310) ed Europa settentrionale (308).

Profonde differenze sono state osservate anche per quanto riguarda i tassi di mortalità. Come indicato dallo studio, variazioni più significative sono state registrate in pre-menopausa nei Paesi con un HDI medio-basso: nello specifico, nelle regioni in fase di transizione economica, circa il 47% dei casi di tumore al seno diagnosticato in pre-menopausa ha avuto esito fatale contro l’11% dei casi registrati nei Paesi con HDI più alto. La situazione peggiore è stata misurata in tutte le regioni africane (ad eccezione dell’Africa meridionale), con un’incidenza maggiore in Camerun e Somalia. Per quanto riguarda invece i tassi di mortalità per tumore al seno diagnosticato in post-menopausa, nei Paesi con reddito più basso la percentuale di decessi è stata del 56% rispetto al 21% registrata nei Paesi più sviluppati.

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