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Asteroide si schianta contro l’atmosfera: è il terzo della storia scoperto prima dell’impatto

L’asteroide si è schiantato contro l’atmosfera terrestre alle 18:44 ora italiana di sabato 2 giugno. Era stato individuato otto ore prima dai telescopi del Catalina Sky Survey, un progetto impegnato nella ‘caccia’ agli oggetti celesti potenzialmente pericolosi. 2018 LA aveva un diametro di soli due metri ed è andato completamente distrutto a causa dell’attrito.
A cura di Andrea Centini
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Un asteroide di circa due metri di diametro si è schiantato contro l'atmosfera terrestre illuminando i cieli del Botswana, nell'Africa meridionale, poche ore dopo essere stato intercettato nello spazio. 2018 LA, questo il nome del sasso spaziale, è il terzo asteroide della storia ad essere scoperto dagli astronomi prima dell'impatto col nostro Pianeta. Fortunatamente le ridotte dimensioni non hanno comportato alcun pericolo per l'incolumità di persone e cose; il suo arrivo ha invece rappresentato un ottimo banco di prova per testare l'efficienza dei sistemi di rilevamento dei corpi celesti potenzialmente pericolosi.

Il piccolo asteroide rilevato dal Catalina Sky Survey. Credits: NASA/JPL-Caltech/CSS-Univ. of Arizona
Il piccolo asteroide rilevato dal Catalina Sky Survey. Credits: NASA/JPL-Caltech/CSS-Univ. of Arizona

L'asteroide è stato scovato a una distanza simile a quella che ci separa dalla Luna – in media 384mila chilometri – nelle prime ore di sabato 2 giugno. A individuarlo i telescopi del Catalina Sky Survey, il progetto di ricerca guidato dal Lunar and Planetary Laboratory dell'Università dell'Arizona dedicato proprio alla ‘caccia' dei cosiddetti NEO (Near Earth Objects) potenzialmente pericolosi. Dopo averlo rilevato, gli astronomi hanno comunicato i dati ai colleghi del Minor Planet Center di Cambridge, nel Massachusetts, che hanno calcolato una traiettoria preliminare di 2018 LA, determinando che avrebbe colpito la Terra nel giro di alcune ore.

I dati sono poi passati al Jet Propulsion Laboratory della NASA, che ha definito con maggior precisione il luogo e l'ora dell'impatto. L'asteroide è entrato in contatto con l'atmosfera terrestre alle 18:44 del 2 giugno all'impressionante velocità di 61mila chilometri orari, 17 chilometri ogni secondo. L'attrito ha bruciato completamente l'oggetto, che ha illuminato il cielo come dimostra il filmato di una telecamera piazzata in Sud Africa.

“Questo era un oggetto molto più piccolo di quelli che abbiamo il compito di rilevare”, ha dichiarato Lindley Johnson, ufficiale della difesa planetaria della NASA. “Tuttavia, questo evento nel mondo reale ci consente di mettere alla prova le nostre capacità e dà una certa sicurezza che i nostri modelli di predizione di impatto sono adeguati per rispondere al potenziale impatto di un oggetto più grande”, ha proseguito il dirigente dell'ente aerospaziale americano.

Storicamente si conoscono soltanto due impatti preannunciati dall'osservazione astronomica. Il 7 ottobre 2008 l'asteroide 2008 TC3 di 4 metri impattò nel nord del Sudan, 19 ore dopo la sua scoperta nello spazio. Lo stesso avvenne il 1 gennaio 2014 con l'asteroide 2014 AA, schiantatosi sull'Oceano Atlantico. Furono entrambi intercettati dal Catalina Sky Survey.

[Credit: NASA/JPL-Caltech]

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