Assurdo pesce “alieno” con la testa trasparente filmato negli abissi: le straordinarie immagini
Gli abissi sono indubbiamente gli ecosistemi più straordinari dove cercare forme di vita al limite dell'assurdo, caratterizzate da aspetto e comportamenti tra i più bizzarri dell'intero regno animale. La totale assenza di luce o quasi e l'elevatissima pressione, infatti, hanno spinto la selezione di adattamenti peculiari, come ad esempio la bioluminescenza, utilizzata per la predazione, la riproduzione e altri scopi. Nel cuore dell'Oceano Pacifico, nella fascia temperata e subartica, tra i 500 e i 4mila metri di profondità vive una delle creature più “aliene” del profondo blu, l'incredibile pesce occhio di barile (Macropinna microstoma). Questo animale ha infatti una “testa” completamente trasparente, una sorta di cupolino simile a quello dei jet militari. Sotto di esso si trovano due grandi occhi sferici di colore verde acido rivolti verso l'alto, ma che all'occorrenza possono essere ruotati in avanti. Ad esempio dopo aver catturato una preda (è ghiotto di piccoli crostacei).
Il pesce occhio di barile (in inglese barreleye fish) è stato classificato e inserito nei libri di tassonomia nel lontano 1939 dallo scienziato statunitense Wilber McLeod Chapman, ittiologo e direttore all'Università di Washington, tuttavia, nonostante sia noto da oltre 80 anni, a causa del suo habitat difficile da raggiungere non sono disponibili molte immagini e informazioni sulla specie. Un nuovo, straordinario video è stato catturato dagli scienziati del The Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI), un centro di ricerca oceanografico senza scopo di lucro che ha sede a Moss Landing, in California. I ricercatori per filmare il pesce occhio di barile nel suo ambiente naturale si sono avvalsi di un ROV, un piccolo sottomarino robotizzato controllato da remoto. Nello specifico, gli scienziati erano a bordo della nave oceanografica R/V Rachel Carson e stavano riprendendo immagini degli abissi con il ROV Ventana, quando si sono imbattuti in un esemplare di Macropinna microstoma. Lo hanno filmato per qualche minuto tra i 600 e gli 800 metri di profondità, prima che sparisse nelle profondità dell'Oceano Pacifico.
Sebbene dal video non si capisca bene, si tratta di un pesce di piccole dimensioni, con una lunghezza massima di 15 centimetri. Le due strutture circolari che si possono osservare appena sopra la bocca e che potrebbero essere scambiate per gli occhi del pesce sono in realtà organi olfattivi. Come indicato, la caratteristica più peculiare di questa creatura degli abissi è il cupolino di tessuto trasparente posto sopra i suoi veri occhi, posti al centro della testa. La maggior parte del tempo il pesce occhio di barile volge il suo sguardo verso l'alto. Come sottolineato dagli esperti dell'istituto MBARI, grazie a questo orientamento il pesce è in grado di intercettare il debole “scintillio” del carapace dei crostacei intrappolati nei tentacoli dei sifonofori che nuotano sopra di esso. Gli occhi, come quelli delle altre creature abissali, sono infatti adattati per cogliere ogni minima variazione della debolissima luce che giunge fino a queste grandi profondità. Si tratta indubbiamente di uno degli animali più affascinanti, “alieni” e straordinari che popolano il nostro meraviglioso pianeta.