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Arriva il contraccettivo per uomo: come funziona il ‘pillolo’ senza effetti collaterali

Ricercatori australiani stanno sviluppando un contraccettivo per uomo non ormonale, reversibile e privo di effetti collaterali, basato sul blocco del trasporto degli spermatozoi durante l’eiaculazione.
A cura di Andrea Centini
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Un contraccettivo per uomo basato sul blocco del trasporto degli spermatozoi durante l'eiaculazione, privo di ormoni e senza alcun effetto collaterale potrebbe diventare realtà entro 5-10 anni. Lo stanno mettendo a punto ricercatori australiani dell'Istituto Monash di Scienze Farmaceutiche (MIPS) presso l'Università Monash di Parkville. Gli studiosi, coordinati dal dottor Sabatino Ventura, sono partiti dai promettenti risultati di una precedente ricerca condotta nel 2013. Dallo studio “Male contraception via simultaneous knockout of α1A-adrenoceptors and P2X1-purinoceptors in mice”, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS, era infatti emerso che due specifiche proteine possono essere bloccate (o eliminate geneticamente) per ottenere un'infertilità al 100 percento. Esse infatti controllano il muscolo che trasporta gli spermatozoi durante l'atto dell'eiaculazione, ma inattivandole non viene inviato il segnale chimico per il rilascio.

Al momento esiste già un farmaco sicuro e approvato che blocca una delle due proteine (α1A-adrenoceptor e P2X1-purinoceptor), e i ricercatori australiani stanno lavorando alacremente per svilupparne un altro in grado di bloccare anche la seconda. Grazie a un ricco finanziamento dell'organizzazione “Male Contraceptive Initiative” il risultato dovrebbe essere raggiunto entro una decina di anni al massimo. “Ci stiamo avvicinando allo sviluppo di un contraccettivo orale maschile conveniente, sicuro ed efficace, non ormonale che può essere facilmente invertito”, ha dichiarato il dottor Ventura.

I vantaggi di un simile approccio, che dovrebbe sfociare in una pillola da assumere per via orale, sono molteplici. A differenza di altri medicinali in sperimentazione, infatti, non punta a inattivare gli spermatozoi bloccandone la maturazione e lo sviluppo. Questa soluzione può sfociare in problemi di infertilità a lungo termine, malattie congenite ai figli concepiti dopo il trattamento e altre disfunzioni. La sperimentazione sui contraccettivi maschili a base di ormoni è stata bloccata proprio per queste ragioni, ma anche per il calo della libido maschile riscontrata negli uomini coinvolti negli studi clinici.

Quello in sviluppo in Australia non è l'unico contraccettivo maschile promettente e non ormonale in sperimentazione. Ricercatori della Parsemus Foundation di Berkley (California), ad esempio, hanno testato con successo il Vasalgel, un materiale spugnoso da iniettare all'interno del dotto deferente che impedisce il passaggio degli spermatozoi. Colleghi dell'Università del Minnesota e del Centro medico dell'Università del Kansas hanno invece scoperto che la ouabaina, sostanza usata nelle frecce avvelenate dei cacciatori africani, può immobilizzare gli spermatozoi, e stanno sperimentando un farmaco basato su di essa.

[Credit: monisphoto_com]

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