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Allarme biodiversità, senza elefanti anche le piante si estingueranno

Uno studio dell’Università della Florida svela la relazione tra gli elefanti e le piante della Thailanda. In quanto animali disseminatori, che trasportano i semi attraverso le feci rendendoli più forti e sani, i mammiferi permettono la nascita di piante che diversamente non sarebbero in grado di sopravvivere, con conseguenti danni all’ambiente.
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A cura di Zeina Ayache
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I risultati di uno studio durato tre anni rivelano l'importanza della stretta relazione che lega gli elefanti agli alberi e, di conseguenza, gli effetti che la loro estinzione potrebbe avere sull'ambiente.

Gli elefanti sono animali disseminatori che trasportano cioè i semi
Gli elefanti sono animali disseminatori che trasportano cioè i semi

Gli elefanti agricoltori inconsapevoli

Lo studio, realizzato dall'Università della Florida e pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, ha analizzato la proliferazione e sopravvivenza dell'albero Miliusa horsfieldii, della famiglia delle Annonaceae (piante subtropicali, tropicale ed equatoriali) nell'ovest della Thailandia, in relazione alla presenza degli elefanti. I proboscidati si nutrono dei frutti di questa pianta, prodotti tra giugno e luglio, e contenenti ognuno da uno a cinque semi che vengono espulsi tramite le feci. I grossi mammiferi sono dunque involontari seminatori che sostengono la crescita di queste piante, appartengono per questo al gruppo degli animali disseminatori.

I semi vengono trasportati dalle feci degli elefanti e danno vita a nuove piante
I semi vengono trasportati dalle feci degli elefanti e danno vita a nuove piante

[Foto da Wikipedia.org]

Una relazione di interdipendenza

Ma non finisce qui. Gli elefanti (della specie Elephas maximus) non sono semplici spargitori dei semi della Miliusa horsfieldii. Secondo gli studiosi, che hanno seguito per tre anni la vita di queste piante, dal seme alla pianta matura, il lavoro degli elefanti ne permetterebbe in realtà la sopravvivenza. I semi trasportati dai mammiferi risultano più forti, più sani e in grado di dar vita a piante più resistenti rispetto a quelle nate da semi caduti dalla pianta madre e cresciuti in un ambiente affollato.

Da 100000 a 2000 in 100 anni gli elefanti sembrano destintati ad estinguersi
Da 100000 a 2000 in 100 anni gli elefanti sembrano destintati ad estinguersi

L'estinzione di Madre Natura

Analizzando la diverse caratteristiche delle piante nate da semi trasportati e non e comprendendo l'importanza della semina degli elefanti, agli studiosi è risultato chiaro come il rischio estinzione a cui vanno incontro i mammiferi possa comportare anche la scomparsa della vegetazione presa in considerazione oltre che conseguenti danni ambientali legati a questa duplice assenza. Insomma, morti gli elefanti, questa piante diventerebbero più deboli fino a scomparire, la biodiversità ambientale ne risentirebbe e altri animali e piante potrebbero dover percorrere la via dell'estinzione.

[Foto da Wikipedia.org]

Una realtà deve far riflettere

Numeri alla mano, Trevor Caughlin, uno degli autori della ricerca, ricorda che in Thailandia, nell'ultimo secolo, il numero degli elefanti è sceso da 100.000 a 2.000. Se a questo aggiungiamo che lo studio ha calcolato che in assenza dei mammiferi aumenterebbe di 10 volte la possibilità che la Miliusa horsfieldii sia destinata a scomparire dal suo habitat nel giro di neanche 100 anni, risulta evidente che ciò di cui stiamo parlando non è utopia, ma un destino molto vicino al quale solo noi possiamo dare una fine migliore.

[Foto copertina da Wikipedia.org]

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