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Aiutare chi è sotto stress? I consigli delle scienza per far stare meglio i nostri amici

Aiutare chi è sotto stress non è semplice, si rischia sempre di dire o fare qualcosa di sbagliato: ecco i consigli della scienza per diventare buoni amici.
A cura di Zeina Ayache
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Aiutare chi è molto stressato non è semplice, per questo i ricercatori ci offrono alcuni consigli utili per diventare abili a supportare chi ha bisogno di noi. Dalle frasi giuste al contatto visivo, ecco come il modo in cui comunichiamo può essere realmente risolutivo per chi sta passando un brutto momento.

Stress e cortisolo. Innanzitutto va detto che i ricercatori sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato un campione di volontari ai quali sono stati misurati i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress che, quando eccessivamente stimolato, può provocare problemi al cuore, ma anche mal di testa, problemi a dormire e difficoltà di concentrazione. Dai dati raccolti è emerso che effettivamente un partner in grado di supportarci può ridurre i nostri livelli di cortisolo e di conseguenza lo stress e la tensione.

Cosa fare per aiutare chi è sotto stress. Analizzando le informazioni raccolte, i ricercatori sono giunti alla conclusione che:

  • dobbiamo utilizzare messaggi chiari e concisi perché chi è sotto stress fa fatica a focalizzarsi e potrebbe interpretare male quello che diciamo
  • il contatto visivo è fondamentale per aiutare a concentrarsi
  • dire frasi come ‘non ti preoccupare' o distrarre la persona stressata non serve a nulla, se non a peggiorare la situazione
  • utilizzare la comunicazione non verbale, quindi oltre al contatto visivo anche annuire, mettere una mano sulla spalla, questi gesti riducono i livelli di cortisolo e permettono alla persona turbata di rivalutare i problemi che sta affrontando
  • ascoltare e ascoltare e ascoltare, può sembrare banale ma spesso abbiamo la tendenza ad offrire soluzioni ai problemi quando la persona stressata in realtà avrebbe solo bisogno di sostegno emotivo, di parlare e rispondere alle nostre domande. A meno che un consiglio esplicito non venga richiesto, dovremmo evitare di offrirlo
  • essere pronti a cambiare il modo in cui offriamo il nostro supporto perché a volte come ci comportiamo non è in linea con le necessità dell'interlocutore. Come dicono i ricercatori “Un sostegno non è buono finché la persona che lo riceve non lo percepisce come utile”.
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