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Addio al trapano del dentista grazie alle staminali

E’ uno degli strumenti più odiati da grandi e piccini e finora è l’unica arma efficace contro le carie. Ecco però l’esperimento che potrebbe mandare in “pensione” il trapano odontoiatrico.
A cura di Redazione Scienze
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Ha terrorizzato tutti i bambini e gran parte degli adulti, ma tra qualche anno potrebbe andare in pensione: il trapano del dentista, quello che si sente già nella sala d'attesa accompagnato talvolta da urla di dolore, potrebbe non essere più necessario, secondo quanto pubblicato dal Science, grazie all'applicazione della medicina rigenerativa. Il team del National Institute of Dental and Craniofacial Research in Bethesda, nel Maryland (USA), ha sperimentato la capacità riproduttiva delle cellule staminali sulle carie dentali.

Se oggi il dentista rimuove con il trapano la carie e riempie la parte perforata con ceramica o materiali simili, in futuro potrebbe essere sufficiente un laser per rigenerare il dente con un intervento meno invasivo ed indolore. Gli studiosi, coordinati dal dottore Praveen Arany, hanno testato la nuova tecnica sul dente di un topo, sottoponendolo ad un trattamento di appena cinque minuti. Dopo venti settimane, parte della dentina – lo strato che si trova tra smalto esterno, cemento alla radice del dente e polpa – si era rigenerata grazie all'uso del laser.

Come funziona? Il laser usato sul dente crea delle micro-fratture che portano alla liberazione del TGF-beta (fattore di crescita trasformante), che a loro volta stimolano lo sviluppo delle cellule staminali per la rigenerazione della dentina. Andare dal dentista continuerà ad essere necessario, perché, a differenza di altri animali, l'uomo adulto non produce più cellule staminali capaci di rigenerare lo smalto. Sull'angosciante poltrona dello specialista, dunque, dovremo comunque salirci, ma per sottoporci al solo intervento di incapsulamento della dentina.

[Foto da Flickr]

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