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Abbiamo iniziato a tatuarci animali già 5000 anni fa: questo il primo mai trovato

Su due mummie egiziane di 5mila anni sono stati trovati i tatuaggi più antichi, che rappresentano animali e simboli. Più o meno contemporanei a quelli della mummia alpina Otzi, furono realizzati molto probabilmente con la fuliggine.
A cura di Andrea Centini
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I più antichi tatuaggi conosciuti sono stati trovati su due mummie risalenti a 5mila anni fa e raffigurano animali e simboli. La scoperta sposta indietro di mille anni l'avvio di questa arte decorativa in Africa. I due corpi mummificati, uno maschile e uno femminile, furono trovati cento anni fa a Gebelein, un sito archeologico a 40 chilometri da Luxor nella parte meridionale dell'Alto Egitto, dove sono rimasti ben conservati per migliaia di anni grazie al calore, alla salinità e all'aridità del deserto. Una delle due mummie, quella di un ragazzo ucciso con una pugnalata alla schiena quando aveva tra i 18 e i 21 anni, è rimasta esposta per quasi un secolo presso il prestigioso British Museum, ma solo oggi grazie un'innovativa tecnica a infrarossi sono stati individuati i suoi tatuaggi, prima scambiati per una semplice macchia scura.

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I ricercatori del British Museum of Physical Anthropology hanno scoperto sul braccio destro di “Gebelein Man A” due animali: un toro selvaggio caratterizzato da coda lunga e corna dettagliate e una pecora barbaresca con corna ricurve. Sono animali molto noti nell'arte egiziana predinastica; le mummie infatti sono precedenti di un centinaio di anni al ‘debutto' del primo faraone, che riunificò l'Egitto nel 3.100 aC.

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La scoperta dei tatuaggi è interessante anche perché gli studiosi, coordinati dal professor Daniel Antoine, ritenevano che in all'epoca in Africa fossero principalmente pensati per le donne, in particolar modo per scopi cerimoniali. Non a caso sulla mummia femminile, “Gebelein Woman”, sono stati trovati tatuaggi con simboli: quattro piccole S su una spalla e quello che sembra essere un bastone rituale sul braccio destro. Questi simboli erano ricorrenti nell'arte predinastica egiziana.

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Ma come sono stati fatti i tatuaggi? Per i ricercatori si tratta di incisioni nel derma eseguite con un materiale contenente carbonio, probabilmente fuliggine, una miscela di carbone e altri composti inorganici. Questi antichissimi tatuaggi sono più o meno contemporanei a quelli trovati sulla mummia alpina “Otzi”, vissuta verosimilmente tra il 3370 e il 3100 aC. Nel caso della "mummia del Similaun" i tatuaggi rappresentano semplici figure geometriche. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Archaeological Science e sul blog del museo britannico.

[Credit: I Trustees of British Museum]

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