9 animali che si drogano e ubriacano: ecco come si ‘divertono’
Benché si possa pensare che il vizio del consumo di droghe e alcool sia a completo appannaggio della nostra specie, in natura esistono numerosissimi esempi di animali dediti all'uso cronico delle suddette sostanze, in molti casi deliberato e per scopo puramente ricreativo. Le specie coinvolte appartengono a diversi gruppi, comprese le api, ma è nei mammiferi che si segnalano i casi più bizzarri e interessanti, sintomo che il maggior sviluppo cerebrale è strettamente correlato alla ricerca di composti con proprietà psicoattive. Ecco un elenco di nove specie che si lasciano inebriare dai fumi dell'alcool e dalle più svariate sostanze stupefacenti.
Il delfino tursiope ‘si fa' di pesce palla
Noti per la loro straordinaria intelligenza, questi meravigliosi cetacei non sono sempre così giocosi come si vorrebbe far credere. La sessualità disinibita spesso infatti si traduce in veri e propri atti di violenza, inoltre si è scoperto che alcuni gruppi sono dediti all'uso ricreativo di sostanze stupefacenti, nel caso specifico del potente veleno del pesce palla (tetraodontotossina). I delfini si passano di bocca in bocca lo sventurato pesce che come reazione alla paura, oltre al classico rigonfiamento, emette una flebile quantità di veleno, sufficiente per stordire ma non per uccidere.
L'elefante ama l'alcol
Che siano quelli africani o quelli asiatici, gli elefanti sono ritenuti tra le specie più ghiotte di sostanze alcoliche, tanto che in alcune regioni possono rappresentare un serio problema di ordine pubblico. Immaginate un animale di quasi circa cinque tonnellate, alticcio e col desiderio di distruggere tutto ciò che trova sul suo cammino. L'immagine, surreale, in India è spesso realtà, dove gli elefanti assaltano i depositi di birra di riso. La specie africana adora invece i frutti fermentati e alcolici della marula, una pianta utilizzata per produrre un caratteristico vino.
Lo ptilocerco dalla coda a piuma e la birra
Questa piccola tupaia malese è balzata agli onori della cronaca per un record decisamente curioso: è infatti ritenuta la beona del regno animale, poiché ogni giorno un esemplare riesce ad ingurgitare l'equivalente in alcool di nove bicchieri di birra. Con le dovute proporzioni, si tratta di una quantità in grado di intossicare un essere umano. La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori che ha osservato l'ossessivo interesse della tupaia per il nettare alcolico di una palma.
Il gatto e la sua ‘erba'
Anche gli animali domestici non sono immuni dai comportamenti viziosi, e il gatto ne è l'esempio più classico. L'erba gatta ha su questi e altri felini – come le tigri – un effetto psicoattivo inebriante ed eccitante; la ragione risiede nel nepetalattone, una sostanza analoga agli ormoni sessuali (i feromoni) di alcuni felini, che tuttavia viene consumata anche per le funzioni antimicrobiche.
Il cane predilige gli allucinogeni
Il più fedele amico dell'uomo non ha la sua erba, ma in Australia ha trovato un valido sostituto, ovvero il rospo delle canne (Rhinella marina). Questo anfibio, noto per essere uno dei più infestanti al mondo, secerne una sostanza tossica chiamata bufotossina che può essere anche letale. I cani australiani, pur finendo spesso dal veterinario, leccano i lati e il dorso del rospo per gli effetti allucinogeni che essa provoca.
Il lemure sgranocchia i millepiedi
I lemuri del Madagascar ma anche le scimmie cappuccino del Sud America adorano anch'essi le sostanze allucinogene, ma invece di leccare rospi addentano i millepiedi, che secernono una sostanza chimica velenosa quando minacciati. Questa sostanza è efficace anche come antiparassitario, e tra un morso e l'altro viene strofinata sul manto peloso.
L'alce e il segreto delle mele
Analogamente agli elefanti, anche le alci sono ghiotte di sostanze alcoliche, che ricavano principalmente da frutta marcia come le mele. Ne mangiano così tante da giungere sino all'ubriachezza. Non sono rari i casi in questi questi grossi animali, alticci, hanno causato problemi agli automobilisti.
Gli orsi hanno un doppio vizio
Gli orsi prediligono i funghi allucinogeni, e tra i più apprezzati dai plantigradi vi è il famigerato e inconfondibile "ovolo malefico" (Amanita muscaria), il cui veleno, un mix di acido ibutenico, muscimolo e muscazone, ha svariati effetti neuroattivi, allucinazioni comprese. Agli orsi piace molto anche l'alcool, tanto che in alcuni paesi venivano cacciati attirandoli con ciotole di acquavite.
Il giaguaro e la pianta rampicante
Come la maggior parte dei felini più conosciuti, ad eccezione del leone, anche il giaguaro subisce il potere dell'erba gatta, tuttavia il suo vizio naturale è una pianta rampicante chiamata yagé (Banisteriopsis caapi), che rilascia un potentissimo allucinogeno. Questa sostanza viene utilizzata anche da alcune popolazioni indigene del Sud America proprio per "assorbire" la forza del giaguaro attraverso le visioni.
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