Morte in Cile 337 balene a rischio estinzione, si cercano le cause

In seguito a quella che è stata definita una fuga di notizie, dal Cile giungono novità sconcertanti sulle condizioni della fauna che vive nelle acque della Patagonia. Sembrerebbe infatti che ben 337 balenottere siano state trovate morte. Quello che è già stato definito lo spiaggiamento massivo più imponente della storia è stato scoperto quasi per caso durante un volo esplorativo a scopo scientifico avvenuto lo scorso giugno dopo che, nell'aprile di quest'anno, 36 balenottere erano state trovate spiaggiate da Vreni Häussermann della Huinay Scientific Field Station.
Il volo di giugno ha però permesso di ottenere un quadro più ampio, e purtroppo ancor più grave, della condizione delle balenottere. La conta dei morti, resa possibile solo per via aerea, è giunta così a 337, di cui 305 corpi e 32 scheletri, sparsi tra il golfo di Penas e Puerto Natales.
Ad oggi ancora non è chiaro cosa realmente possa aver ucciso questi animali, tra le ipotesi spunta quella del fenomeno delle maree rosse, caratterizzate da una insolita e sproporzionata crescita di microalghe fitoplanctoniche che portano alla morte gli esseri viventi marini che ne vengono travolti. La cause di queste maree possono essere del tutto naturali, ma possono anche essere il risultato delle attività antropiche, cioè di noi esseri umani che, con i fertilizzanti e i liquami spingiamo il piede sull'acceleratori di questo fenomeno tossico naturale. Ancora una volta dunque l'ipotesi dell'essere umano responsabile della sesta estinzione di massa sembra trovare riscontro.
Le balenottere boreali sono le terze in ordine di grandezza e, come la balenottera azzurra, sono a rischio estinzione. Mediamente lunghe 20 metri per 50 tonnellate di peso, le balenottere azzurre si nutrono di krill e raggiungono i 50 kh/h di velocità. Vittime della caccia commerciale, che il Giappone non sembra intenzionato ad abbandonare, questa balenottera rientra tra le specie protette per questo i 337 corpi senza vita ritrovati preoccupano molto gli scienziati sui quali contiamo per avere maggiori informazioni sulle cause di questa tragedia.
Viene da chiedersi se questa notizia otterrà il giusto spazio in occasione del COP21 che si sta svolgendo a Parigi e dove i potenti della Terra stanno decidendo le nostre sorti.