300mila nuove galassie emergono dall’oscurità dello spazio profondo: la scoperta
Circa 300mila nuove galassie (parte delle quali potenziali) sono state scoperte nello spazio profondo, un numero record che rende ancor più vivo e popolato il nostro misterioso Universo. A individuarle è stato un team di ricerca internazionale composto da oltre duecento radioastronomi provenienti da istituti e atenei di tutto il mondo. Fra essi anche scienziati italiani dell'Istituto Nazionale di Fisica e Astronomia (INAF) e dell'Università di Bologna.
Occhio vigile. Ma come hanno fatto a scoprire così tante galassie tutte assieme? Gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti dalla rete di radiotelescopi Low Frequency Array (LOFAR), un insieme di oltre 25mila antenne dislocate in 51 stazioni di sette Paesi europei. Le hanno orientate tutte verso una parte del cielo dell'emisfero settentrionale (circa un quarto della volta celeste boreale), mettendosi all'ascolto delle frequenze radio comprese tra i 120 e i 168 Megahertz. Da quando è iniziata l'analisi hanno raccolto talmente tanti dati da poter riempire 10 milioni di DVD. E gli scienziati al momento hanno avuto accesso solo al 10 percento di essi; quindi il numero di sorgenti radio ancora da scoprire è ancora più grande, stimato in ben 15 milioni.
Cosa è stato scoperto. Gli scienziati del progetto LOFAR, guidato da ricercatori dell'Istituto olandese per la radioastronomia “Astron”, hanno ottenuto nuovi preziosissimi dati sulla fisica dei buchi neri, sui campi magnetici, sull'evoluzione degli ammassi di galassie e molto altro ancora. Sono così tanti che sono stati pubblicati contemporaneamente ben 25 articoli scientifici ad hoc. Tra le scoperte più importanti vi sono le nuove 320mila fonti di onde radio, dove l'emissione risulta essere cinque volte superiore rispetto al rumore di fondo. La maggior parte di esse, secondo gli scienziati, è legata ai buchi neri supermassicci che albergano al centro delle galassie. Proprio da questo dettaglio indiretto hanno potuto formulare il numero delle nuove galassie.
Buchi neri insaziabili. La potente emissione di onde radio è legata ai buchi neri supermassicci che divorano la materia che li circonda; ciò suggerisce che questi giganteschi cuori di tenebra non smettano mai di “nutrirsi”. È soltanto una delle numerose e affascinanti scoperte legate ai dati del LOFAR, che secondo gli autori degli studi cambieranno numerose teorie legate all'astrofisica. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati in 26 articoli su Astronomy and Astrophysics.