1950 DA, l’asteroide che minaccia la Terra
Come ricorda il nome, la sua osservazione, per la prima volta, avvenne nel 1950 grazie all'astronomo Carl Alvar Wirtanen in California. L'asteroide 1950 DA venne osservato per 17 giorno, dopodiché scomparve per 50 anni. Il 31 dicembre del 2000 riapparve e avvicinandosi a marzo del 2001 alla Terra a 7,8 milioni di chilometri. Una distanza che permise di avere in archivio una foto, attraverso radar, di quello che ad oggi è l'asteroide più pericoloso per la Terra, quello che da solo rappresenta il 50% del rischio di impatto tra i corpi celesti individuati da allora ad oggi.
1950 DA è il corpo celeste più pericoloso per la Terra. Nella Scala Palermo, un logaritmo usato per indicare la pericolosità di un NEO (near-Earth object), 1950 DA ha valore pari a 0,17 per l'anno 2880, equivalente allo 0,33% delle possibilità di impatto con la Terra il 16 marzo 2880. Si tratta di una percentuale bassa, ma non così remota, aggravata per di più dalle qualità dell'asteroide. Il corpo ha infatti un diametro maggiore al chilometro, nonché un periodo di rotazione di appena 2 ore e un'albedo (capacità di rifrazione della luce) elevata, caratteristiche che fanno pensare ad un'alta densità.
L'impatto sarebbe catastrofico. Secondo l'analisi dell'Università di Santa Cruz in California fatta nel 2003, il corpo impatterebbe con la Terra alla velocità di circa 60.000 km/h, liberando una quantità di energia equivalente a milioni di bombe atomiche. L'impatto aprirebbe un cratere di 3 km di profondità e di 40 km di diametro, bruciando una superficie grande quanto la Francia. Secondo le previsioni, la corsa di 1950 DA si chiuderebbe nell'Oceano Atlantico, capolinea "morbido" che tuttavia non renderebbe meno catastrofico l'evento. Sulle coste americane giungerebbero onde alte 120 metri, a cui si aggiungerebbero cambiamenti climatici e della biosfera che potrebbero rappresentare una minaccia per la sopravvivenza dell'umanità.
Poteva andare peggio con Apophis. Nel dicembre del 2004 gli studiosi calcolarono la traiettoria di un altro asteroide, 99942 Apophis, assegnando ad esso il primo posto tra i pericoli maggiori provenienti dallo Spazio. Secondo le prime analisi, Apophis non solo aveva 2,7% possibilità di cadere sulla Terra, ma lo avrebbe fatto molto tempo prima di 1950 DA. Nel 2029, infatti, questo asteroide avrebbe potuto impattare con la Terra liberando un'energia equivalente a 65,500 volte la bomba di Hiroshima. Per fortuna, mentre nel 2007 si stava già pensando a come scongiurare l'impatto, ulteriori osservazioni hanno assicurato che 99942 Apophis non costituisce più alcun pericolo.
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