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1 su 4 non si lava le mani dopo essere andato al bagno in ufficio, il 40% usa lo smartphone sul wc

Il 25 percento dei lavoratori non si lava le mani dopo essere stato in bagno in ufficio; il 40 percento utilizza lo smartphone sul water e il 12 percento mangia e beve. Sono alcuni dei dati diffusi in occasione del World Toilet Day, la Giornata mondiale della toilette istituita nel 2001 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
A cura di Andrea Centini
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In ufficio un lavoratore su quattro non si lava le mani dopo essere andato in bagno, mentre solo un terzo lo fa per più di venti secondi, per essere sicuro di ottenere un “buon risultato”. Il 40 percento, inoltre, porta il proprio smartphone al bagno lasciandolo alla mercé di germi e batteri di ogni genere, un dato che sfiora la soglia del 70 percento quando si tratta della fascia di età dei lavoratori più giovani (18-24 anni). Il 12 percento, infine, porta alla toilette cibo e bevande, catalizzando ulteriormente il rischio di contaminazione e potenziali problemi per la salute.

Sono solo alcuni dei dati più significativi diffusi in occasione del “World Toilet Day”, la Giornata mondiale della toilette istituita nel 2001 dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grandissima importanza ricoperta dai servizi igienico-sanitari. L'obiettivo principale è quello di raggiungere il cosiddetto Traguardo per lo sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goal – SDG) 6, che prevede la distribuzione di servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030.

Benché nel nostro e in altri Paesi la toilette sia presente praticamente in ogni abitazione, ufficio e attività commerciale, non è affatto così in altre parti del mondo, soprattutto ne Paesi economicamente più poveri. L'ONU stima che 4,2 miliardi di persone vivano senza servizi igienico-sanitari gestiti in sicurezza, mentre sarebbero ancora centinaia di milioni (673, per la precisione) le persone che ancora oggi fanno i propri bisogni fisiologici all'aperto, con tutti i rischi che ne conseguono. A livello globale, inoltre, almeno due miliardi di persone bevono acqua da fonti contaminate da feci e batteri fecali. Sono invece 430mila i morti causati ogni anno dalla diarrea legata a servizi igienici inadeguati. Non è un caso che il tema centrale del World Toilet Day 2019 sia “non lasciare nessuno indietro”.

Tornando alle statistiche sull'uso corretto della toilette in ufficio, l'indagine Initial condotta in Australia ha rilevato che poco meno del 50 percento delle persone stringe le mani dei colleghi dopo che sono usciti dal bagno. E a ragione, viste le cattive abitudini emerse. Il 24 percento degli intervistati, inoltre, ha dichiarato di aver “richiamato” un collega per non essersi lavato le mani dopo essere stato alla toilette.

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