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Uno sciame di comete devastò la Terra 13mila anni fa: le prove in un antico manufatto

Attraverso l’analisi di una stele del sito di Gobekli Tepe ricercatori scozzesi hanno scoperto riferimenti a un cataclisma astronomico avvenuto 13mila anni fa, del quale alcuni indizi erano già noti alla scienza.
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A cura di Andrea Centini
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Un team di ricercatori dell'Università di Edimburgo (Scozia) analizzando la cosiddetta “Stele dell'avvoltoio”, un manufatto scoperto nell'antichissimo sito turco di Gobekli Tepe, ha determinato che 13mila anni fa la Terra fu bersagliata da uno sciame di comete, che avrebbe causato una serie di disastri come l'estinzione di alcune specie e moltissime vittime tra gli esseri umani. Gli studiosi, coordinati dal professor Martin B. Sweatman, docente presso la facoltà di ingegneria dell'ateneo scozzese, erano rimasti colpiti dai bassorilievi (molti dei quali a forma di animale) presenti sulla stele dell'avvoltoio e su quelle limitrofe, ipotizzando che si trattasse di simboli astronomici legati a un cataclisma e puntati verso specifiche costellazioni.

Il sito di Gobekli Tepe: Foto di Teomancimit
Il sito di Gobekli Tepe: Foto di Teomancimit

Utilizzando Stellarium, una simulazione al computer molto apprezzata dagli astrofili, il team del professor Sweatman ha scoperto che le stelle si trovavano nei punti indicati circa 13mila anni fa (12.950 per l'esattezza). Il dato è significativo poiché proprio in quel periodo, alla fine del Pleistocene, è nota una serie di importanti cambiamenti geologici che possono essere associati con un disastro naturale di grandi proporzioni, come appunto una pioggia di meteoriti. A suffragio della teoria del cataclisma vi è l'interpretazione dei simboli del sito di Gobekli Tepe: un uomo senza testa su una stele starebbe a rappresentare la perdita di molte vite umane, mentre altri bassorilievi indicherebbero proprio la caduta degli oggetti celesti.

L'impatto, secondo gli studiosi, fu così drammatico che modificò l'asse di rotazione terrestre innescando un'era glaciale di un migliaio di anni, il cosiddetto Dryas recente o “Grande Congelamento”, che fu caratterizzato da un brusco crollo delle temperature. Esso avrebbe catalizzato l'estinzione di diverse specie come quella dei mammut e forse anche quella delle popolazioni del Nord America legate alla cultura Clovis. Le prove scientifiche del disastro di origine astronomica sarebbero in un aumento di iridio individuato in un carotaggio effettuato in Groenlandia, con un picco relativo proprio al periodo oggetto di studio. Si tratta infatti di un composto raro sulla Terra, ma abbondante negli asteroidi e nelle comete. I dettagli della scoperta, che getta nuova luce sull'affascinante sito di Gobekli Tepe, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Mediterranean Archaeology.

[Foto di AdinaVoicu]

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