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Su Alpha Centauri ci porteranno Stephen Hawking e Mark Zuckerberg?

Breakthrough StarShot, un ambizioso progetto che coinvolge anche un magnate russo, è stato presentato in questi giorni. E sembra tutt’altro che fantascientifico.
A cura di Nadia Vitali
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Tutto sommato, il sistema Alpha Centauri non è poi così lontano da noi. Detto ciò, comunque, nessuno aveva ancora pensato di dirigere proprio lì le nuove mire dell'esplorazione spaziale. Nessuno prima di Stephen Hawking, Mark Zuckerberg e Yuri Milner: i primi due non hanno bisogno di presentazioni, il terzo è un miliardario russo. I tre sono al coordinamento di Breakthrough StarShot, un progetto veramente ambizioso: un viaggio interstellare che porterebbe una flotta di navicelle spaziali vero la stella più vicina al Sole, Alpha Centauri, e verso il suo Sistema.

Alpha Centauri è a 4,37 anni luce di distanza

Breakthrough StarShot – questo il nome del progetto – dovrebbe portarci, quindi, su quella affascinante stella che si trova poco oltre la soglia del Sistema Solare. Stella che, come dicevamo, non è poi così distante ma, in effetti, neanche proprio a portata di mano: Alpha Centauri si trova a 4,37 anni luce da noi, ossia alla ragguardevole distanza di oltre 40.000 miliardi di chilometri. Ebbene, Hawking & Co. puntano ad arrivarci in appena vent'anni: c'è da crederci? Per adesso scopriamo i dettagli della missione.

Astronave madre, piccole sonde e raggi laser

Tanto per cominciare, occorrono 100 milioni di dollari, necessari per la prima fase di progettazione e sviluppo: il programma coinvolgerà ingegneri e scienziati e verrà guidato da Pete Worden, precedente direttore dell'AMES Research Center della NASA. L'idea c'è già e, in molti, risveglierà memorie fantascientifiche: un'astronave madre che porterà in un'orbita altissima centinaia di nano-sonde, destinate alla fase esplorativa, provviste di micro-vele ad energia solare. Le piccole sonde, in viaggio verso Alpha Centauri, verrebbero "aiutate" nella loro navigazione da una serie di raggi laser inviati dalla Terra: una sorta di vento in poppa, in grado di accelerare i veicoli in pochi minuti, portandoli alla velocità richiesta. Il tutto è reso possibile dai grandi progressi degli ultimi anni che la ricerca scientifica sta compiendo nel settore dei nuovi materiali.

In cerca di un nuovo posto dove stare

Non a caso, nel presentare l'iniziativa, Yuri Milner ha voluto ricordare che sono trascorso 55 anni da quando il primo uomo è stato mandato in orbita: a sottolineare come ci si trovi, con tutta probabilità, di fronte ad un nuovo passaggio epocale. Del resto lo stesso Worden ha sottolineato che gli scienziati stanno prendendo ispirazione da grandi missioni esplorative come Vostok, Voyager e Apollo: per partire per il viaggio interstellare, infatti, bisogna comunque tenere i piedi per terra e quella terra è l'esperienza accumulata nei decenni passati. E poi, però, bisognerà anche pensare al futuro.

La Terra è un luogo meraviglioso ma potrebbe non durare per sempre. Presto o tardi, dovremo guardare verso le stelle. Breakthrough Starshot è il primo eccitante step di questo viaggio. – Stephen Hawking

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