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Sophia, bullizzata perché ama gli insetti, a 8 anni diventa l’eroina degli scienziati

La madre della piccola ha chiesto aiuto agli entomologi con una lettera, che hanno risposto all’appello con grande entusiasmo. Sophia ha ricevuto messaggi di incoraggiamento, materiale per ampliare le sue ‘ricerche’ ed è diventata persino coautrice di uno studio scientifico.
A cura di Andrea Centini
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Una bambina canadese di otto anni, Sophia Spencer, è diventata coautrice di uno studio scientifico grazie alla sua innata passione per gli insetti, una storia passata tuttavia anche per atti di bullismo nei suoi confronti, proprio a causa dell'hobby inconsueto. Ma procediamo con ordine. La madre della piccola, Nicole, accortasi della sana curiosità della figlia per gli insetti ed altri piccoli animali, ha deciso di scrivere una lettera alla ESC, la Società Entomologica del Canada, nella quale ha chiesto consigli e supporto per incoraggiare Sophia a coltivare questo affascinante – e talvolta un po' bistrattato – ramo della biologia. Del resto, fu proprio la piccola a sottolineare che un giorno avrebbe voluto fare dello studio degli insetti il proprio lavoro, e così Nicole ha pensato di contattare un entomologo professionista per sostenerla nel suo proposito.

Nella lettera Nicole non ha nascosto la preoccupazione per gli atti persecutori ai danni della figlia: "Ho una figlia di otto anni che ama imparare ed esplorare il mondo degli insetti. Spesso viene presa in giro a scuola dai suoi compagni perché mostra orgogliosamente il suo amico insetto del momento sulla sua spalla". Poiché non tutti apprezzano questo tipo di curiosità scientifica, in particolar modo in tenera età, il rischio che Sophia potesse abbandonare la propria passione e soffrirne a causa del bullismo era indubbiamente concreto. Così la donna ha deciso di chiedere aiuto agli esperti: "Mi chiedevo se un entomologo professionista potesse parlare con lei al telefono per incoraggiare la sua passione e spiegarle come possa trasformarla in una carriera. Se qualcuno potesse parlare con lei per un paio di minuti, o magari non gli dispiacesse diventare un ‘amico di penna' per lei, ne sarei entusiasta”, ha scritto Nicole. La risposta degli scienziati è stata encomiabile.

Il tweet della signora Nicole è stato accolto dall'entomologo Morgan Jackson, che ha così avviato l'hashtag #BugsR4Girls al fine di diffondere la storia a tutti i suoi colleghi. La piccola non solo ha ricevuto la telefonata di supporto, ma anche materiale e libri per il riconoscimento degli insetti e persino un microscopio, oltre a tantissimi messaggi di incoraggiamento. Tra essi, quelli di numerose entomologhe, che la piccola ha apprezzato particolarmente poiché non si è sentita l'unica ragazza amante di questo piccolo e meraviglioso mondo.

Il tweet originale è diventato virale e ha raggiunto non meno di un milione di persone, grazie anche alla spinta dei media che hanno voluto raccontare la storia della “bambina degli insetti”. Il dottor Morgan Jackson ha deciso così di realizzare un articolo scientifico sull'intera vicenda, soffermandosi sulla viralità del tweet, sui benefici ottenuti da Sophia e quelli avuti dall'intera comunità entomologica. Jackson ha voluto la piccola come coautrice dell'articolo, i cui dolcissimi pensieri sono immortalati nel paragrafo “Outcomes and Benefits for Sophia, in Her Own Words”. Oltre ai tanti nuovi amici e alla rinvigorita passione per i suoi animali preferiti, Sophia ha ottenuto anche il rispetto dei suoi compagni, che ora la cercano per fare assieme il riconoscimento col microscopio.

Il dottor Jackson ha sottolineato che può apparire complesso articolare l'importanza immediata “del dare nomi a nuove mosche”, ma che il valore della conoscenza è innegabile. Ha aggiunto che l'impatto sulla società degli scienziati, anche aiutando un singolo individuo come in questo caso, non può che essere positivo. L'articolo scientifico è stato pubblicato sulla rivista scientifica Annals of the Entomological Society of America.

[Credit: Twitter]

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