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Scoperto fossile di serpente “alato” vissuto in Nord America cinque milioni di anni fa

Le vertebre del rettile, recuperate nel Gray Fossil Site in Tennessee, presentano curiose protuberanze ai lati del forame vertebrale, per questo è stato soprannominato il serpente “alato”. Il nome scientifico scelto dai ricercatori è Zilantophis schuberti.
A cura di Andrea Centini
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Ricercatori dell'Università della Pennsylvania hanno scoperto il fossile di una nuova specie di serpente vissuta in America del Nord circa cinque milioni di fa. I due studiosi autori della ricerca, i paleontologi Steven Jasinski e David Moscato, hanno individuato le vertebre del serpente nel famoso “Gray Fossil Site” in Tennessee, uno dei più ricchi e importanti siti americani per il ritrovamento di questo genere di reperti. Viene infatti considerato come una vera e propria “miniera d'oro” dagli esperti.

L'area si trova nei pressi della East Tennessee State University, l'ateneo dove entrambi i ricercatori si sono laureati e al quale sono rimasti molto legati. Lo dimostra anche il nome scientifico scelto per il serpente fossile, ovvero Zilantophis schuberti, un omaggio al professor Blaine Schubert, direttore del Centro di Eccellenza in Paleontologia “Don Sundquist” dell'università ma soprattutto mentore ed ispiratore di entrambi i ricercatori durante il loro percorso di studi.

Illustrazione dello Zilantophis schuberti
Illustrazione dello Zilantophis schuberti

La prima parte del nome, quella del genere Zilantophis, è stata scelta in omaggio al serpente alato della mitologia russa Zilant. Questo perché le vertebre del rettile presentano curiose protuberanze nei pressi del forame vertebrale, dove molto probabilmente si agganciavano i muscoli del dorso. A causa di questa bizzarra caratteristica anatomica è stato soprannominato il serpente “alato”. “Quando abbiamo visto la prima volta queste ossa sapevamo che erano insolite, ma la sensazione non era tanto quella di un ‘Eureka!', piuttosto quella di un ‘Cosa diavolo è questo?'”, ha sottolineato con ironia il dottor Moscato. Durante le prime indagini i ricercatori erano quasi sicuri si trattasse di una specie già nota alla Scienza, e solo dopo aver depennato praticamente tutte le alternative hanno potuto festeggiare l'esclusività del ritrovamento.

Lo Zilantophis schuberti era un piccolo serpente, tra i 30 e i 40 di centimetri di lunghezza, troppo piccolo per nutrirsi di roditori. Molto probabilmente, tenendo presente l'habitat nel quale viveva cinque milioni di anni fa, esso si nutriva di insetti, vermi e piccole rane e salamandre, esattamente come alcune specie analoghe attualmente viventi in Nord America. Il serpente è vissuto a cavallo tra il Miocene ed il Pliocene, e le sue caratteristiche rappresentano un evidente segnale dei cambiamenti in atto che hanno dato vita ai serpenti moderni. Ecco perché studiarlo può aiutare i paleontologi a comprendere meglio i processi evolutivi e a mettere tutti i tasselli al posto giusto. I dettagli di questa affascinante scoperta sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Herpetology.

[Foto e illustrazione di Penn State University]

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