Quello che vedi tu, ai gatti appare così (FOTO)
Il nostro amico gatto che vaga per la casa scrutando gli angoli biecamente, che si ferma per minuti ad osservare il niente e che di notte passeggia con padronanza regale, cosa vede? A mostrarcelo è il blog MyDeals, che propone una serie di foto nella doppia visuale uomo-gatto. Le differenze sono lampanti e per certi versi rivelano un mondo, quello del felino, che non corrisponde all'opinione generale. Per i più questi guerrieri della natura (piccoli come i gatti o grandi come il leone) dovrebbero poter vantare di una vista precisa, benché alterata dal daltonismo. In realtà non è così, benché i felini abbiano caratteristiche tipiche di chi è destinato alla caccia.
Le immagini che proponiamo di seguito (in alto la visione umana, in basso quella felina) descrivono per il nostro micio una visione più offuscata e cromaticamente più povera. Per il felino, infatti, mettere a fuoco gli oggetti distanti è più difficile a causa del tapetum lucidum, uno strato di cellule che ha l'obiettivo di accrescere la quantità di luce che arriva alla retina. Per quanto riguarda l'effetto quasi invecchiato delle immagini, a contribuirvi è l'assenza nella retina del gatto dei recettori dei colori rosso, arancione e marrone, mentre vi sono quelli del blu, verde, giallo e violetto.
Ma il gatto non vede peggio di noi. Lo stesso tapetum lucidum che limita la loro messa a fuoco, rappresenta, insieme ad una maggiore quantità di bastoncelli sulla retina, uno dei due punti di forza grazie al quale il gatto vede 6-8 volte meglio di noi al buio, periodo della giornata in cui il cacciatore è particolarmente attivo. Inoltre gli ampi spazi della savana e la conseguente necessità di monitorare il più possibile lo spazio circostante giustificano un campo visivo di 200 gradi, contro i 180 dell'uomo. Ampiezza rappresentata in foto dalle bande nere che limitano la prospettiva dell'essere umano.