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L’acne potrebbe essere causata da un eccesso di vitamina B12

L’alimentazione potrebbe essere all’origine della malattia della pelle? Secondo alcuni ricercatori sì: e l’imputato non sarebbe la solita cioccolata.
A cura di Redazione Scienze
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L’acne è una malattia della pelle che si caratterizza per un processo infiammatorio dei follicoli piliferi; le cause che sono alla sua origine sono varie e piuttosto complesse ma uno studio recentemente curato dai ricercatori della University of California di Los Angeles (UCLA) sembrerebbe indicare in un eccesso di vitamina B12 un fattore determinante. La ricerca è stata resa nota attraverso uno studio pubblicato dalla rivista Science Translational Medicine.

Per giungere a questa conclusione gli studiosi hanno cercato possibili spiegazioni del fatto che un comune batterio della pelle, Propionibacterium acnes, sia responsabile dello sfogo cutaneo soltanto in alcune persone anziché in altre. Hanno così scoperto che la differenza risiederebbe non nel batterio in sé ma nella vitamina B12 il cui eccesso nell'organismo avrebbe delle conseguenze sui geni di questo. Grandi concentrazioni di questa sostanza sarebbero responsabili di una mutazione che porterebbe Propionibacterium acnes a produrre maggiori quantità di porfirina, una molecola che innesca l'infiammazione che si traduce nella comparsa di acne sulla pelle.

L'acne è dunque questione di alimentazione? Troppo difficile a dirsi, sulla base di questa ricerca che non dimostra ancora con certezza che l'eccesso di vitamina B12 può essere causa della malattia della pelle: gli stessi ricercatori hanno infatti sottolineato che non dispongono ancora di prove sufficienti per suggerire a chi soffre di acne di ridurre il consumo di alimenti che contengono la vitamina. Lo studio, infatti, dimostra esclusivamente la sua capacità di alterare l'espressione del batterio della pelle, il che è già di per sé parecchio interessante. Eventualmente venisse stabilita anche una correlazione certa con l'acne, attraverso ulteriori studi, al di là dell'approccio farmacologico, si potrebbe pensare ad una dieta ragionata che escluda gli alimenti ad alto contenuto di vitamina B12 che sono, in particolar modo, i prodotti di origine animale come carne, latticini e uova.

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