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Intelligenza artificiale determina l’orientamento sessuale da foto del viso: è polemica

La rete neurale sviluppata dai ricercatori dell’Università di Stanford si chiama VGG-Face ed è stata ‘addestrata’ con decine di migliaia di fotografie prese da un sito di incontri.
A cura di Andrea Centini
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Un team di ricerca della prestigiosa Università di Stanford, Stati Uniti, ha messo a punto un'intelligenza artificiale in grado di determinare l'orientamento sessuale di una persona attraverso l'analisi di una semplice fotografia del volto. I ricercatori, coordinati dai dottori Michal Kosinski e Yilun Wang, hanno sviluppato una rete neurale – un'IA che si comporta come un sistema biologico – e gli hanno dato “in pasto” centinaia di migliaia di immagini, dalle quali l'algoritmo è riuscito a percepire e interpretare tutti quei tratti del viso che, secondo gli autori dello studio, possono far emergere l'orientamento sessuale di una persona.

Le immagini, 130.741 di 36.630 uomini e 170.360 di 38.593 donne, sono state scaricate da un famoso sito di incontri che lascia i profili pubblici, e dopo una consistente scrematura necessaria per renderle interpretabili dall'intelligenza artificiale – chiamata VGG-Face – sono state ridotte a 35.326 di 14.776 uomini e donne, sia eterosessuali che omosessuali. Il software, dopo aver elaborato una montagna di dati attraverso un processo chiamato regressione logistica, è stato “interrogato” sulle varie immagini, riuscendo a determinare l'orientamento sessuale – indicato nei profili – con un buon grado di precisione.

Con una singola immagine, l'IA ha determinato correttamente l'orientamento sessuale degli uomini nell'81 percento dei casi, mentre per le donne si è fermato al 74 percento. Quando a VGG-Face sono state sottoposte 5 immagini per ciascun soggetto, le percentuali sono salite rispettivamente al 91 percento e all'83 percento. Lo stesso test è stato sottoposto a degli uomini, che rispetto all'IA hanno avuto una capacità sensibilmente inferiore nel riconoscere persone eterosessuali ed omosessuali (61 percento per gli uomini e 54 percento per le donne).

Secondo Kosinski e Wang l'efficienza di VGG-Face può essere spiegata con la teoria dell'esposizione del feto ad alcuni ormoni, in particolar modo al testosterone. Essi sono infatti noti per avere un ruolo nello sviluppo strutturale del viso, ma secondo alcuni potrebbero essere anche coinvolti nel determinare il futuro orientamento sessuale di una persona. La controversa ricerca, che ha già scatenato diverse polemiche, suggerisce in pratica che l'IA sarebbe semplicemente in grado di cogliere questi dettagli del viso. Nonostante i numeri positivi, anche i ricercatori riconoscono i limiti del proprio sistema, innanzitutto perché le foto di un sito di incontri possono mettere in risalto proprio la sessualità. Del resto, in un altro test condotto su fotografie di mille uomini a caso VGG-Face non ha ottenuto gli stessi risultati. I dettagli dello studio, il cui obiettivo era dimostrare che la nostra privacy può essere messa a rischio proprio da sistemi analoghi, saranno pubblicati sulla rivista scientifica Journal of Personality Social Psychology, ma sono già disponibili sul sito dell'Università di Stanford.

[Credit: Stanford University]

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