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In Tennessee sarà possibile insegnare il creazionismo

Passa, nonostante l’opposizione del governatore Bill Haslam, una legge che permette alle scuole dello stato americano di adottare testi alternativi all’insegnamento dell’evoluzionismo.
A cura di Roberto Paura
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Nuovo successo per i creazionisti americani, la curiosa lobby che unisce repubblicani conservatori, fondamentalisti evangelici, mormoni e altri gruppi contrari al predominio del pensiero scientifico nell’insegnamento scolastico. Nonostante nel 1987 la Corte Suprema USA avesse proibito l’insegnamento del creazionismo nelle classi durante le ore di scienza, la decisione è stata gradualmente bypassata sostituendo al creazionismo la più sfumata e ambigua teoria dell’Intelligent Design, il “disegno intelligente” che smentisce l’idea corrente di un’evoluzione prettamente casuale e sostiene piuttosto l’esistenza di un fine preciso nei processi evolutivi dei sistemi biologici, in primis l’uomo.

Ritorno al passato

La legge che permette alle scuole di adottare materiali didattici alternativi nei corsi di scienze era già stata adottata in Louisiana e ora è entrata in vigore anche nel Tennessee, nonostante l’opposizione del governatore Bill Haslam, repubblicano, che si era rifiutato di firmare il bill sostenendo che non fosse sufficientemente chiaro. Ciò nonostante, Haslam non aveva opposto un veto, permettendo così alla Camera dello stato americano di trasformare comunque la proposta in legge. Un caso significativo perché avviene in uno stato, il Tennessee, già famoso per avere ospitato un imbarazzante processo contro l’evoluzionismo. Si era negli anni ’20 del secolo scorso e un insegnante, John Scopes, fu accusato di insegnare la teoria di Darwin nelle scuole: fatto allora proibito per legge. Alla fine Scopes fu proclamato innocente. Anche in ricordo di quel caso, l’American Civil Liberties Union e diversi organizzazioni scientifiche, tra cui l’Associazione degli insegnanti di scienze del Tennessee, hanno preso posizione contro la nuova legge, che riporterebbe “l’orologio indietro al 1925”.

Il Discovery Institute, la principale istituzione americana impegnata a diffondere la teoria dell’Intelligent Design, ha già pronto un libro di testo, dal titolo Explore Evolution, che può essere adottato dalle scuole che ne facciano richiesta in conformità alla nuova legge. Il testo discute della questione dell’evoluzione attraverso diversi capitoli, ciascuno dei quali riporta la posizione della scienza, la replica dei “creazionisti” e uno spazio per la discussione che dovrebbe permettere un confronto tra le diverse posizioni. Il Discovery Institute lascia che sia lo studente a trarre le proprie conclusioni, nascondendosi quindi dietro il legittimo diritto della libertà di opinione per bypassare la sentenza della Corte Suprema che impedisce di insegnare il creazionismo nei corsi di scienza. L’approccio, nota il biologo John Timmer, è quello del divide et impera: mettendo in discussione le certezze dell’evoluzionismo diventa possibile convincere lo studente che la teoria di Darwin è sbagliata e che esiste un approccio teorico alternativo, magari migliore, quale appunto l’Intelligent Design.

I presunti errori dell'evoluzionismo

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Le divergenze tra gli studiosi dell’evoluzionismo si trasformano, nelle pagine di Explore Evolution, nelle prove evidenti della debolezza della teoria, nonostante gli scienziati ricordino che, fatte salve le proprie rispettive posizioni sui dettagli, l’evoluzione in sé non sia affatto in discussione. L’esistenza di “buchi” tra i fossili che ci consentono di ricostruire la storia delle specie viventi è un’altra prova, secondo i creazionisti, a sfavore dell’evoluzione. Gli scienziati replicano ricordando che questi buchi dipendono semplicemente dal fatto che non è facile scoprire reperti fossili di specie più antiche, ma che gli “anelli mancanti” diventano sempre meno. È il caso, per esempio, del pipistrello. Explore Evolution sottolinea che il primo pipistrello fossile sia apparso praticamente all’improvviso, un’affermazione smentita dalla scoperta, pochi mesi fa, di un reperto fossile che testimonia l’esistenza di una versione più primitiva del pipistrello. Ecco scoperto l’anello mancante.

Secondo Kevin Padian, dell’Università di Berkeley, il libro “rende le persone stupide e ignoranti”. Pur evitando di preopagandare ‘sic et simpliciter' la versione della Genesi, l'idea di una Terra creata appena seimila anni fa, la coesistenza di dinosauri ed esseri umani e la storia dell'Arca di Noè, Explore Evolution “confonde in maniera inutile il lettore con cose che sono ormai ampiamente accettate dalla scienza, sulle quali non ci sono controversie, cose che risalgono al ‘700 sopra le quali si è sviluppato nel corso dei secoli un solido corpo di conoscenze scientifiche a opera di persone di diverse fedi e nazionalità”.

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