45 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il veleno di lumaca di mare può sostituire gli oppiacei e salvare vita umane

Un composto chimico presente nel veleno di un conide diffuso nel Mar dei Caraibi potrebbe essere la chiave per sostituire gli antidolorifici oppiacei, responsabili di gravi effetti collaterali, dipendenza e decessi da overdose.
A cura di Andrea Centini
45 CONDIVISIONI
conus

Un team di ricerca dell'Università dello Utah ha scoperto nel veleno di una lumaca di mare una molecola in grado di ridurre efficacemente il dolore nei topi trattati; partendo da questo composto chimico, un peptide, gli scienziati sperano di sintetizzare un antidolorifico efficace anche per l'essere umano, che potenzialmente potrebbe sostituire i farmaci oppiacei tradizionali. Qualora la variante molecolare dovesse funzionare realmente, si tratterebbe di una svolta epocale in campo medico, considerando gli effetti collaterali legati agli analgesici a base di oppioidi. Oltre a creare dipendenza come le droghe propriamente dette, sostanze come morfina, ossicodone, buprenorfina, codeina e altre ancora sono ritenute responsabili di una vera e propria epidemia negli Stati Uniti; ogni giorno, infatti, uccidono in America ben novanta persone per overdose.

Diverse specie di conidi https://it.wikipedia.org/wiki/Conidae#/media/File:Sto%C5%BCki2.jpg
Diverse specie di conidi – foto di Pet

Gli studiosi, coordinati dal professor Baldomero Olivera, hanno recuperato il composto nel veleno della lumaca di mare Conus regius, una specie diffusa nel Mar dei Caraibi e appartenente ai cosiddetti conidi, molluschi gasteropodi dotati di un peculiare arpione velenoso con il quale uccidono le proprie prede, paralizzandole. Il veleno è così potente in alcune specie che può essere letale anche per l'uomo. La molecola individuata si chiama RgIA, e poiché i suoi effetti antidolorifici non erano del tutto chiari, come emerso da precedenti studi, il team di Olivera ha deciso di sintetizzarne venti distinte varianti molecolari, utilizzando anche modelli al computer.

Dalle simulazioni è emerso che la variante potenzialmente efficace per l'uomo è la RgIA4, testata con successo su ratti e topi, sia selvatici che geneticamente modificati. Dopo la somministrazione di un farmaco chemioterapico, noto per aumentare a dismisura la sensibilità al freddo e il dolore da contatto, i ricercatori hanno scoperto che i topi trattati con RgIA4 erano immuni al dolore, inoltre gli effetti analgesici duravano oltre 72 ore dopo l'iniezione. È ancora troppo presto per stabilire se la molecola funzionerà anche sull'uomo, ma i ricercatori sperano di avviare una fase pre-clinica al più presto. I dettagli dello studio sono stati pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences.

[Foto di wikipedia]

45 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views