Il Sole causa dipendenza come un oppiaceo

Prendere il sole non è soltanto pericoloso per via dei raggi UV, ma fa anche bene alla salute. E' una pratica così salutare che, stando ad uno studio del Massachusetts General Hospital, gli organismi sembra abbiano prodotto un vero e proprio meccanismo di dipendenza. La ricerca, pubblicata su Cell e coordinata da David Fisher, è stata condotta per sei settimane su alcuni topi rasati ed esposti quotidianamente a raggi ultravioletti di intensità paragonabile a quelli liberati dal sole di mezza giornata della Florida per 20-30 minuti su una persona di carnagione chiara.

I raggi hanno attivato pro-opiomelanocortina, la proteina necessaria a produrre melanina – i pigmenti che scuriscono la pelle di chi si espone al sole. Quella stessa proteina attiva la produzione delle endorfine, sostanze liberate dal cervello che impattano direttamente sull'umore dando una sensazione di benessere e rilassatezza e riducendo la percezione del dolore. Si tratta insomma di effetti simili a quelli che danno gli oppiacei. Esposti quotidianamente ai raggi ultravioletti, il livello di beta-endorfine dei topi è aumentato fino a raggiungere un livello di equilibrio.

Ai piccoli animali è stato poi somministrato il naloxone, una sostanza capace di bloccare le endorfine e che ha portato i roditori a vere e proprie crisi di astinenza con tremore e battere di denti. L'interrogativo che si sono posti i ricercatori è per quali motivo si scatenino reazioni di tale dipendenza considerata la pericolosità dei raggi UV. Lo stesso Fisher ha ricordato che in realtà i raggi del sole sono importanti per poter sintetizzare la vitamina D, pro-ormone che svolge nell'uomo molteplici funzioni e che recentemente è stata correlata anche ad un'alta incidenza della sclerosi multipla.