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Il marsupiale che si uccide di sesso per la sopravvivenza della specie

Fa sesso fino a morirne per poter assicurare la sopravvivenza della specie (possibilmente con i propri geni a discapito di quelli concorrenti).
A cura di Redazione Scienze
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Verrebbe da sospirare romanticamente "cosa non si farebbe per amore?", ma il sentimento c'entra ben poco nel caso dell'Antechinus, un genere di Dasiuridi impropriamente detti "topi marsupiali" diffuso in Australia e Nuova Guinea. Per un animale di quelle dimensioni, destinato ad essere preda per la maggior parte della fauna, la questione è facile, essenziale e drammatica: "farlo" spendendosi al massimo per accrescere le possibilità riproduttive. E poco importa – nell'ottica della specie – che la maggior parte dei maschi nel piacevole sforzo muoia di sesso: bisogna garantire un ricambio generazionale. Il comportamento del maschio sembra essere dettato dalla disponibilità della femmina, che si concede per una sola stagione all'anno. Un tempo molto breve per l'Antechinus, per il quale un anno è un percorso pieno di ostacoli da cui raramente si esce vivi. Ciononostante, è davvero necessario per i topi marsupiali uccidersi di sesso?

La domanda è diventata oggetto di una ricerca scientifica coordinata dalla dott.ssa Diana Fisher dell'università del Queensland a Santa Lucia, in Australia. L'ipotesi che riconduce la breve stagione amorosa della femmina all'attesa del picco massimo di insetti nella regione (le prede del marsupiale) è stata comprovata dall'azione di monitoraggio del team. Gli studiosi hanno infatti verificato che la stagione dell'amore dura di meno laddove l'abbondanza di insetti segue un andamento prevedibile (e dunque riconoscibile per la femmina). Va detto inoltre che i marsupiali generano piccoli che necessitano di tempi mediamente più lunghi, rispetto alle altre specie, per acquistare autonomia. Una caratteristica che costringe la femmina ad occuparsi per parecchio tempo dei figli prima di poter dare priorità ad altre occupazioni. Tuttavia, i calcoli strategici della femmina per assicurare ai propri figli uno svezzamento sicuro non sono l'unica spiegazione al sacrificio del maschio.

E' vero che questi ha una sola possibilità all'anno di accoppiarsi, ma è possibile che il voglioso Antechinus usi il proprio sperma anche per vincere la concorrenza. Questa specie, infatti, è particolarmente pacifica e mentre la competizione tra maschi negli altri animali è decisa spesso da un confronto fisico, per i marsupiali potrebbe vigere un'altra regola: accoppiarsi il più e il meglio possibile per garantire la trasmissione dei propri geni. Il che si esprime in sessioni di accoppiamento che possono durare 12 ore per "monopolizzare" la femmina, dopo le quali – se la stagione dell'amore ne dà agio – si procede con un altro accoppiamento. Se la femmina non si oppone, si va avanti così finché c'è energia.

[Foto da Wikipedia]

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