Il 25% dei mammiferi rischia l'estinzione
Il rinoceronte nero dell'Africa occidentale è definitivamente scomparso dal pianeta; per questa sottospecie non c'è stato nulla da fare mentre altre due, il rinoceronte bianco dell'Africa centrale e quello del Nord, sono sull'orlo dell'estinzione. Anche i rinoceronti di Giava sono, con tutta probabilità, alle loro ultime battute considerando che nel mondo ne restano appena 50, concentrati in un piccolo parco indonesiano, dopo che l'ultimo esemplare del Vietnam è stato abbattuto da un bracconiere.
Nonostante le numerose sollecitazioni di associazioni mondiali e l'impegno da parte delle autorità per contrastare il fenomeno del bracconaggio (in molti stati africani si stanno facendo significativi passi avanti nella legislazione per la tutela delle specie a rischio e nell'imposizione di severissime pene a chi infrange tali leggi) il rinoceronte, assieme al suo corno, sembra sempre più destinato a diventare un animale leggendario; e purtroppo è anche in buona compagnia.
Il 25% dei mammiferi, infatti, rischia attualmente l'estinzione, come evidenziato dalla Lista Rossa della IUCN, International Union for conservation of nature, che segna un passo sempre più significativo verso la costituzione di un barometro della vita in grado di segnalare i mutamenti nella biodiversità, sempre più minacciata, del nostro pianeta.
Con l'inclusione di più di 61.900 specie nell'ultimo aggiornamento della lista, infatti, sono stati messi in evidenza gli sforzi per catalogare un sempre maggiore numero di animali, migliorando così la qualità delle informazioni: obiettivo è giungere a delineare un quadro dello stato della vita sulla Terra complesso ed esaustivo che possa essere d'aiuto nella salvaguardia di tutte le creature che vivono pericoli di vario tipo che ne minacciano la sopravvivenza.
Tra i mammiferi, a rischio anche il damalisco di Hunter, o hirola, l'antilope africana dagli occhi caratteristicamente segnati di bianco, unica rimasta del suo genere, il beatragus: se scomparisse, sarebbe la prima volta dopo 75 anni in cui un intero genere, la categoria tassonomica intermedia tra specie e famiglia, verrebbe travolto dall'estinzione. Dal 1980 ad oggi, le hirola sono diminuite del 90%, lasciando in vita soltanto 245 esemplari in un territorio compreso tra Somalia e Kenya: sotto accusa i cambiamenti climatici, l'habitat distrutto, la caccia selvaggia e gli assalti dei predatori che, di recente, sono diventati molto più numerosi.
Secondo quanto riportato dal National Geographic, tuttavia, i «pastori e mandriani» e quanti abitano quella zone lungo i confini dei due stati, starebbero mostrando una certa sensibilità al discorso della tutela delle antilopi africane e di altre numerose specie, individuandone gli aspetti positivi sia in termini più strettamente ambientali, sia per i benefici economici che ne derivano, in particolar modo grazie al turismo: un piccolo segnale, da un piccolo angolo di mondo, ma pur sempre qualcosa che fa sperare. Per le antilopi africane e per tutti quegli animali che, oggi, stanno rischiando di scomparire per sempre lasciando il mondo, purtroppo, solo in mano di noi uomini.