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I ragni di mare respirano con l’intestino: chi sono e perché

Attraverso analisi microscopiche condotte su dodici specie antartiche di ragno di mare, i ricercatori hanno scoperto che questi invertebrati utilizzano vigorosi movimenti persistaltici dell’intestino per pompare sangue e ossigeno attraverso l’intero organismo.
A cura di Andrea Centini
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Ricercatori dell'Università del Montana (Missoula) hanno scoperto che i bizzarri ragni di mare non utilizzano il cuore per spostare sangue e ossigeno nel proprio organismo, bensì i movimenti peristaltici dell'intestino, contrazioni della muscolatura liscia che nell'uomo permettono il transito delle feci e il rimescolamento del chimo. Gli studiosi, coordinati dal professor H. Arthur Woods, docente di Biologia presso l'ateneo americano, sono giunti a questa conclusione per puro caso, mentre si trovavano in Antartide per studiare gli effetti del gigantismo su alcuni animali, tra i quali anche i cosiddetti ragni di mare, scientificamente conosciuti coi nomi di Picnogonidi, Pantopodi o Podosomi.

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Questi curiosi artropodi invertebrati ancora oggi hanno una classificazione incerta, e sebbene siano inclusi nel subphylum dei Chelicerati, lo stesso dei ragni terrestri, diversi studiosi li ritengono più affini ad alcune specie di crostacei. Al di là dei dubbi tassonomici, i ragni di mare hanno sempre affascinato gli studiosi, a causa di alcune peculiarità anatomiche e fisiologiche che hanno trovato una spiegazione proprio grazie al nuovo studio. Dalle dimensioni piuttosto variabili, che spaziano dai pochi millimetri delle specie mediterranee sino ai circa trenta centimetri di quelle antartiche, questi animali fisionomicamente sono molto somiglianti ai ragni, tuttavia il loro intestino tubulare si propaga all'interno dell'organismo come il nostro apparato circolatorio, arrivando fino alle estremità delle lunghe e sottilissime zampe.

Durante alcune analisi microscopiche su ragni di mare appartenenti a 12 specie distinte, il professor Woods si è accorto che il loro cuore batteva troppo debolmente, riuscendo a far circolare il sangue soltanto nella parte centrale del corpo. Provando a svelare questo mistero si è accorto di onde peristaltiche del tratto digerente particolarmente vigorose, che erano in grado di pompare il sangue e l'ossigeno – assunto direttamente attraverso la cuticola – in tutto l'organismo. Non è ancora chiaro in che modo si sia evoluto un siffatto sistema che combina il sistema di respirazione con quello digestivo, e gli studiosi sperano di trovare fossili che possano svelare il segreto dello straordinario adattamento. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Current Biology.

[Foto di Bernard Picton]

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