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Gli stati dell’acqua non sono più tre: scoperto il doppio liquido, ecco in cosa consiste

Un team di ricerca internazionale ha scoperto dei cambiamenti repentini nelle proprietà fisiche dell’acqua tra i 40° e i 60° centigradi, determinando la potenziale esistenza di un doppio stato liquido.
A cura di Andrea Centini
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Tanto semplice nella formula chimica quanto straordinariamente complessa nelle sue proprietà, l'acqua, incredibilmente, nasconde ancora oggi alcuni segreti da svelare, come dimostra un affascinante studio ad opera dei ricercatori dell'Università di Oxford (Gran Bretagna), che hanno scoperto un inedito stato di transizione nella fase liquida, o in parole più semplici, la potenziale esistenza di un doppio stato nell'acqua liquida, che andrebbe ad aggiungersi a quello solido (ghiaccio) e al gassoso.

La scoperta, destinata a sollevare accesi dibattiti accademici nei prossimi mesi, è emersa durante l'analisi di specifiche proprietà fisiche dell'acqua, come ad esempio la cosiddetta costante dielettrica, una grandezza fisica che esprime la capacità di un materiale nel contrastare la forza elettrostatica di un campo elettrico. Il team di ricerca internazionale, coordinato dalla professoressa Laura Maestro, ha evidenziato che tali proprietà cambiano repentinamente in un intervallo di temperatura tra i 40° e i 60° centigradi, influenzando fenomeni quali la velocità di propagazione del suono, la tensione superficiale, l'indice di rifrazione e la dilatazione termica dell'acqua.

La comprensione di questi cambiamenti repentini potrebbe avere un impatto significativo soprattutto in campo medico; basti pensare alle applicazioni legate alle nanoparticelle di specifici materiali come oro e argento, utilizzate in nano medicina come sonde disperse in acqua. La scoperta potrebbe avere ripercussioni anche nella ricerca contro il cancro, in particolare nel targeting tumorale, e favorire il contrasto alla malattie neurodegenerative, legate al fenomeno della cosiddetta denaturazione proteica, un processo influenzato dallo stato liquido dell'acqua. I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Nanotechnology.

[Foto di HG-Fotografie]

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