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Gli occhi azzurri in realtà non esistono, sono tutti marroni: ecco perché

Dietro il fascino degli occhi azzurri si nasconde un interessante fenomeno biologico e fisico legato alla melanina, il pigmento bruno presente nell’iride e in altre parti del nostro organismo.
A cura di Andrea Centini
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occhi azzurri

Per alcuni, il fascino glaciale degli occhi azzurri o quello seducente dei verdi, magari associati a una folta capigliatura rossa, è del tutto irresistibile; ma cosa pensereste se vi dicessimo che si tratta in realtà di un vero e proprio "trucco" biologico e fisico? A differenza degli uccelli, infatti, che per i propri splendidi occhi variopinti possono contare su una serie di pigmenti peculiari (pteridina, carotenoidi e purina), gli esseri umani ne hanno soltanto uno, la melanina, che oltre a trovarsi al di sotto dell'iride è presente nella pelle, nei capelli e anche in alcuni tessuti non esposti alla luce, come il midollo o la ghiandola surrenale. La caratteristica principale della melanina è la colorazione bruna, che spiega il motivo per cui gli occhi, nella maggior parte dei casi, si presentano in varie tonalità di marrone. Se il pigmento è unico e bruno, allora come si possono spiegare gli affascinanti occhi verdi o azzurri?

La risposta è semplice e l'ha dettagliata un optometrista di fama internazionale (Gary Heiting) in una recente intervista alla CNN. Il professore, redattore capo presso l'autorevole sito All About Vision, ha sottolineato che tutto dipende dalla quantità e dalla distribuzione dei melanociti, ovvero delle cellule che contengono i granuli di melanina, dotate di una specifica capacità di assorbimento della luce. In parole semplici, quando si ha poca melanina è minore il quantitativo di luce che viene assorbito, la maggior parte della quale viene riflessa dall'occhio; da qui e dalla peculiare struttura anatomica dell'iride dipende il colore azzurro, che dunque è legato a un semplice effetto ottico. Gli occhi verdi, nocciola e le altre tonalità di marrone dipendono anch'essi dalla quantità variabile di melanina e dalla conseguente luce che viene riflessa dall'iride, la cui struttura può funzionare come vera e propria impronta per il riconoscimento biometrico. Lo studioso ha inoltre spiegato che il colore degli occhi è un tratto legato a diversi geni (poligenico) e non segue le normali regole ereditarie; di conseguenza, due genitori dagli occhi scurissimi possono tranquillamente sperare di avere un bambino con gli occhi azzurri, sebbene in realtà si tratti sempre di occhi marroni.

[Foto di Karenwafel]

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