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È rosa, ‘sorride’ e sembra un cartone animato: quanto è buffo l’axolotl?

Una panoramica sull’axolotl o salamandra messicana, un anfibio urodelo con diverse caratteristiche affascinanti, dall’aspetto curioso sino all’incredibile capacità di rigenerarsi.
A cura di Andrea Centini
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Tra gli animali dall'aspetto bizzarro e curioso, l'axolotl (Ambystoma mexicanum), conosciuto anche con i nomi di assolotto, salamandra messicana o pesce camminatore messicano, è probabilmente uno dei più simpatici in assoluto, sebbene non sia molto conosciuto dal grande pubblico. Si tratta di un anfibio urodelo (Caudata) al quale appartengono tutte le comuni salamandre e i tritoni, animali dall'aspetto lacertiforme che tuttavia non hanno nulla in comune con i rettili. Al di là della morfologia, questa specie presenta diverse caratteristiche peculiari che la rendono unica al mondo: ecco tutto quel che c'è da sapere sull'axolotl.

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Dove vive e perché è minacciato

L'axolotl è originario del Messico ed è endemico del lago Xochimilco, caratterizzato da acque basse e freschissime che rappresentano un ambiente ideale per gli anfibi urodeli. Questa salamandra viveva anche negli specchi d'acqua limitrofi, ma l'inquinamento, le catture a scopo alimentare e commerciale, la predazione da parte degli uccelli (in particolar modo aironi) e l'introduzione di specie ‘aliene' come le carpe, che si nutrono delle uova, hanno letteralmente sterminato le popolazioni. Basti pensare che dal 2008 l'axolotl è stato inserito nella lista rossa dell'IUCN con codice CR, in pericolo critico di estinzione, ma oggi si ritiene che possa essere persino estinto in natura. A causa del suo aspetto bizzarro, infatti, ne sono stati catturati tantissimi esemplari per essere allevati in acquario.

Un aspetto curioso

Fra le varie caratteristiche peculiari di questa specie, l'aspetto è probabilmente quella che colpisce di più. Al raggiungimento della maturità sessuale, nel secondo anno di vita, gli axolotl possono arrivare a superare i 40 centimetri di lunghezza, ma è già piuttosto raro trovare esemplari che superino i 30. Hanno una testa piatta e larga tipica da giovane salamandra, sormontata da due occhi privi di palpebre. Ai lati della testa e nella parte posteriore sono presenti ‘ciuffi' di branchie, grazie ai quali questi anfibi riescono a respirare sott'acqua. A causa dei loro pigmenti, quando compiono la muta gli axolotl possono presentarsi in varie forme colorate; quelle più apprezzate dagli acquariofili sono l'albina e la leucistica, caratterizzata da un lievissimo rosa, ma possono essere anche completamente neri o marroni con chiazze olivastre. Se ben tenuti possono vivere fino 15 anni.

Foto di wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Axolotl
Foto di wikipedia

Un animale neotenico

L'aspetto bizzarro dell'axolotl è ascrivibile alla sua biologia; si tratta infatti di una specie neotenica, ovvero, in grado di raggiungere la maturità sessuale – e quindi di riprodursi – mantenendo la morfologia larvale senza metamorfosare. È come se una rana decidesse di restare girino e riprodursi in questo stadio, anziché trasformarsi in un animale terrestre (seppur fortemente legato all'acqua). Perché l'axolotl si è evoluto in questo modo? La risposta va ricercata nel suo habitat naturale, dove il cibo di cui si nutre (pesci e crostacei) può risultare piuttosto scarso. La forma larvale richiede un minor contributo energetico per sostenersi, dunque questi animali hanno privilegiato una forma meno dispendiosa per sopravvivere. Nonostante ciò, nel caso in cui vi fossero particolari condizioni di stress, magari per mancanza di ossigeno o sovrappopolazione, anche l'axolotl può effettuare la metamorfosi in animale terrestre.

Il segreto della rigenerazione

Gli anfibi sono noti per essere i vertebrati con le migliori capacità di rigenerazione, ma l'axolotl è un vero e proprio ‘campione'. Può infatti ricreare velocemente e senza cicatrici interi organi, arti, il midollo spinale, vari tessuti e persino parte del cervello, se asportati. Non è un caso che si tratti di un organismo modello utilizzato di frequente nella sperimentazione. Le sue capacità rigenerative sono così efficaci che non rigetta i trapianti di tessuti prelevati da altri esemplari, inoltre può persino sviluppare un numero superiore di zampe e teste, che ne aumentano l'appeal in ambito collezionistico.

[Foto di suama_axolotl]

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